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Napoli-Fiorentina e la doppia festa del Maradona tra i miracoli Spallettiani, le maglie 4×4 e los huevos di Osimhen – Le Pillole dei Campioni d’Italia del Napoli

Napoli-Fiorentina

Napoli-Fiorentina ĆØ stato un turbine di emozioni, il ritorno ufficiale dei campioni d’Italia al Maradona dopo lo scudetto vinto matematicamente con il pareggio di Udine

Napoli-Fiorentina ĆØ lo spettacolo all’interno e all’esterno del Maradona, per uno scudetto che mancava da 33 anni. Non solo la festa in tutta Fuorigrotta ma anche le celebrazioni al termine del match con sorprese musicali e immenso divertimento con i protagonisti della fantastica cavalcata partenopea che si sono lasciati andare a siparietti piĆ¹ che comici. Ma non solo le questioni di campo: le voci dei giocatori, il futuro e tutte le curiositĆ  di una domenica indimenticabile nelle Pillole dei Campioni d’Italia del Napoli!

Pasillo de honor

In Napoli-Fiorentina la partita ĆØ un avvenimento accessorio. Diciamo la veritĆ , con un distacco di 17 punti sulla Juventus seconda in attesa del corso della Giustizia che potrebbe nuovamente detrarre i bianconeri dei soliti 15 punti, scendere in campo ormai ĆØ un divertimento formale. Il Maradona perĆ² risponde presente e ci tiene a tornare alla vittoria per macinare altri record, trovando davanti a sĆØ una Fiorentina tranquilla ma mai doma. Lo stile viola ĆØ condivisibile: i complimenti del presidente Commisso per la vittoria del tricolore, la visita al murales di Diego e il pasillo de honor prima del match, per celebrare i campioni azzurri (LA NOTIZIA). Gesti semplici ma che hanno una risonanza assoluta in un weekend calcistico fatto ahimĆØ ancora di violenza e beceri cori razzisti in tutta Italia. Chapeau.Ā 

Fumogeni e cori

Napoli-Fiorentina regala uno spettacolo immane. Nei miei occhi lo sventolare perenne delle bandiere, il cielo azzurro che si fonde con le curve e le tribune e un tripudio di emozioni. Bambini sulle spalle dei propri papĆ  esaltati dalle gesta di Osimhen, famiglie unite dal vessillo partenopeo e da una storia d’amore che ha visto nel 4 maggio 2023 alle 22.37 il suo tripudio assoluto. Ma se l’interno del Maradona conferma gli standard delle ultime settimane e di sempre, ĆØ l’esterno pura magia: un’onda di fumogeni azzurri che accompagna lo scandire della giornata, intervallati da fuochi d’artificio, luci rosse, cori e lacrime (L’APPROFONDIMENTO). SƬ, valle di lacrime ma ben venga se di gioia. E nulla fa se la partita non si vede, se la festa ĆØ solo ascoltata dall’interno: ha vinto nuovamente Napoli, tutta, unita nella scia incondizionata che lega da sempre la cittĆ  alla sua sua squadra in un abbraccio eterno, al di lĆ  delle categorie e dei risultati.

Huevos e rigori

SƬ, ok le emozioni perĆ² un po’ della partita dobbiamo pur parlare perchĆØ ciĆ² che ĆØ successo in campo dalle 16 alle 23.30 ha avuto totalmente dell’incredibile. La partita ĆØ la solita delle ultime settimane: a tratti un po’ soporifera, ad altri tratti esaltanti ad altri ancora imprecisa. L’arbitro Marchetti decide di movimentarla al 48′ con un calcio di rigore, ormai croce dei tifosi partenopei. “Oillann e mmĆ² chi va sul dischetto”, si sente dagli spalti. E’ Osimhen con la nuova versione della maschera scudetto a prendere il pallone: 3-2-1, rincorsa e Tarracciano incredibilmente (ma neanche troppo, ndr) para. E’ UNA MALEDIZIONE. Ma si sa siamo a Napoli e ce piace suffrƬ. Al 74′ infatti il risultato non si sblocca e nuovo calcio di rigore per fallo su Kvara: il georgiano prende la palla, poi la dĆ  a Zielinski ma arriva ancora Osimhen che gliela strappa dalle mani e da un botta e risposta con il capitano Di Lorenzo va nuovamente sul dischetto. Questa volta non sbaglia e l’esultanza spiega tutto: una bella stretta a los huevos (LA GARA). Che giocatore!

4×4

Archiviata Fiorentina-Napoli inizia la festa, la prima di una serie infinita tra il Maradona e le celebrazioni poi in cittĆ  a fine campionato. Mancano soltanto gli alieni da Marte e poi c’ĆØ tutto: presentazione di squadra e staff, ADL che canta, giochi di luci, regali inaspettati, Juan Jesus con maschera e mantello di Batman, il balletto di Ndombele, Politano capo ultras e persino Kim che invoca se stesso con il noto coro ripetendo a raffica il suo nome. Insomma, delirio totale e per lunghi tratti sembra un sabato notte in discoteca ma ci piace, siamo napoletani e casinisti. Il top arriva nel finale: non con l’assurdo e bellissimo show a sorpresa di Liberato e “la capolista se ne va” versione piano bensƬ con la consegna a vicenda tra Spalletti e De Laurentiis delle nuove magliette 4×4 con le proprie faccione stampate sopra. E se c’ĆØ entrata anche quella di Lobotka che ĆØ ben voluminosa, state sereni che quelle delle alte cariche sono in buone mani a soli 150 euri (37,50 a faccia ndr!) in store.Ā 

I miracoli

Servirebbero scatoli e scatoli di pilloline zuccherine per raccogliere e gestire tutte le emozioni degli ultimi giorni e ore. CiĆ² che so della vittoria dello scudetto me l’ha insegnato Maradona cosƬ come ha dichiarato Paolo Sorrentino (LE PAROLE) ma qualcosa l’ho capito anche da sola. In primis, non si dorme e si vaga dondolando in giro per la cittĆ  con un improvviso sorriso sognante. In seconda battuta, se non conosci a memoria “La mano de Dios” di Rodrigo, non puoi goderti la fiesta a pieno, parola del Cholito Simeone. In terza battuta e qui mi fermo, si piange, assai, preparate i fazzoletti e si abbraccia costantemente chi si ha affianco. Ma soprattutto, si crede nella forza dei sogni. “Napoli ĆØ davvero la cittĆ  dei miracoli se ha fatto vincere lo scudetto anche a me”, scherza Spallettone, tra gli artefici assoluti di questa magia. E se il Napoli con estremo lavoro e forza ĆØ riuscito a rendere il difficile possibile, voglio crederci anche io. PerchĆØ in fondo lo so bene: uomini forti, destini forti. Alla prossima con le Pillole dei Campioni d’Italia del Napoli!

Alessia Bartiromo
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