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Il Governatore De Luca elogia gli sforzi fatti per lo stadio cittadino: “Il San Paolo è un altro stadio rispetto a prima”

Il Governatore De Luca: “Napoli merita una bella immagine nel mondo…abbiamo investito 25mln di euro sul San Paolo, ora è un altro stadio!”

Lo stadio San Paolo

è stato spesso al centro di violente diatribe tra la Regione Campania ed il sindaco della città di Napoli.

Tempo fa, prima delle Universiadi a Napoli,

ci fu una dichiarazione del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca:”Siamo arrivati all’assurdo che abbiamo dovuto investire 23 milioni di euro per il rifacimento dello stadio San Paolo di proprietà del Comune di Napoli. Io niente voglio, ma almeno che sia riconosciuto il nostro impegno”.

Poi, nel giorno il cui il senatore Matteo Renzi,

leader di Italia Viva, annuncia che le società di calcio interessate alla ristrutturazione di uno stadio

(non necessariamente di proprietà, basterà una concessione di lunga data) non dovranno passare più

al vaglio delle sovrintendenze, ma potranno trovare direttamente l’accordo con il Comune di riferimento,

il Governatore della Regione Campania, torna a parlare dello Stadio San Paolo sui propri canali social e tramite il suo account Facebook:

“Nell’autunno del 2018 abbiamo investito 25 milioni di euro per il San Paolo. Dieci mesi di lavori – cronoprogramma rispettato – e il 3 luglio successivo, con la cerimonia inaugurale delle Universiadi, abbiamo offerto al mondo una bella immagine di Napoli e della Campania. Oggi il San Paolo è un altro stadio, pronto a riaccogliere sugli spalti rinnovati, non appena potremo farlo in sicurezza dal COVID, migliaia di spettatori.Il futuro è già iniziato”.

Una lunga storia

quello dello stadio partenopeo che nasce con gli accorgimenti adottati in fase di progettazione che lo resero, alla sua inaugurazione, nel 1959, tra gli stadi più apprezzati del panorama internazionale dell’epoca;

la ricercatezza dello stile originario ha indotto diversi tecnici a chiederne l’inserimento tra i beni paesaggistici vincolati dal Ministero dei Beni Culturali. 

Costruito tra il 1952 e il 1959

sulla base del progetto del gruppo diretto dall’architetto Carlo Cocchia, vincitore del concorso nazionale indetto appositamente nel 1948, è il quarto stadio in Italia e il quarantatreesimo in Europa per capienza omologata.

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