Parisi, Mancini, Maddaloni e Quarto a Radio Marte sul Napoli
Parisi: la doppia sfida del Napoli con l’Arsenal è di elevato livello, quelle rimaste in Europa League sono tutte squadre di qualità
A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” sono intervenuti Parisi, Mancini, Maddaloni e Quarto per parlare del Napoli.
Questi i loro interventi riportati da casanapoli.net:
Fabio Parisi, intermediario di mercato: “Leno? No ho mai capito perchè la trattativa si sia arenata, ma a volte capita che cose già fatte saltino e che cose impossibili si concludono. L’affare Leno era in dirittura d’arrivo col Napoli, poi sono cambiate le situazioni e nulla c’entravano i diritti di immagini.
La doppia sfida con l’Arsenal è di elevato livello, quelle rimaste in Europa League sono tutte squadre di qualità e sarà curioso capire chi delle due passerà il turno perchè entrambe le formazioni sono attrezzate e allenate da eccellenti tecnici.
Non so se il Napoli venderà uno tra Allan e Koulibaly, ma molto dipenderà dalle alternative. Non si può dire di no a prescindere, ma in questo momento bisogna tutelare il gruppo. Koulibaly è uno dei migliori difensori in Europa, ma pure se si verificheranno le condizioni per partire, non sarà ceduto se il Napoli non avrà il degno sostituto”.
Riccardo Mancini, giornalista: “Leno è cresciuto molto nell’Arsenal e dopo un periodo di incertezza è maturato, ma mi terrei sempre Meret anche per un discorso di prospettive. La doppia sfida con l’Arsenal sarà caratterizzata da grande equilibrio.
Emery ha una rosa molto lunga e riesce a non essere integralista come lo era Wenger. Il Napoli anche a livello europeo può fare grandi cose e Ancelotti è di certo l’arma in più”.
Gianni Maddaloni, maestro di Judo: “Ieri lo sport è salito in cattedra. Mio figlio Marco non ha solo vinto il reality, ma ha trasmesso rispetto, fairplay ed ha mostrato a tutti che significa essere un bravo ragazzo sportivo: forte e intelligente. Ieri sono stato a Cologno Monzese, si sono fatte le 2 di notte ed ho dormito pochissimo in aeroporto perchè stamani alle 8:35 ero già a Napoli.
Avevo un impegno in un carcere per parlare di legalità e speranza e lo dico con orgoglio perchè lo sport è uno strumento formidabile ed è importante inserire nelle carceri anche la prevenzione alla sanità: dobbiamo fare squadra.
I giapponesi sono i miei modelli tecnici, ma in quanto ad intelligenza, noi napoletani siamo i migliori. In Italia c’è poca prevenzione, ma non si capisce che chi previene non cura perchè evita il problema”.
Dottor Giuseppe Quarto, urologo: “I problemi alla prostata sono vari e i giovani e quindi anche i calciatori possono andare incontro a varie infiammazioni legate soprattutto a problematiche alimentari.
I calciatori hanno comunque uno staff sanitario che li segue, ma voglio dire a tutti, anche ai giovani, di manifestare i propri problemi senza vergogna. Lo staff medico del Napoli è di altissimo livello e c’è sempre da imparare dagli altri. Non è vero che le cose migliori sono fuori da Napoli”.

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