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Tutti in ritiro fino al Genk ma il gruppo ci va controvoglia

Ancelotti detta la linea dura, la squadra andrà in ritiro fino alla sfida col Genk ma i calciatori non sono d’accordo

 

 

Ancelotti porta la squadra in ritiro. Stop alla linea morbida, squadra in ritiro fino alla partita con il Genk.

Questo è quello che è emerso dal confronto di ieri tra tecnico e giocatori.

La società dopo i noti fatti dell’ammutinamento post Salisburgo, aveva deciso di dare carta bianca al tecnico per quanto riguarda gestione del gruppo e ritiri punitivi.

Ebbene ieri Carlo Ancelotti ha fatto valere i suoi gradi.

Il tecnico ha annullato il giorno di riposo e ha ordinato al gruppo di prepararsi per il ritiro da domani fino fino alla partita col Genk.

Proprio la partita col Genk, a questo punto sembra essere l’appuntamento che il Napoli non deve fallire.

Il passaggio del turno in coppa dei Campioni è un obiettivo davvero imprescindibile per il club, si aper un discorso di prestigio che economico.

Inoltre il passaggio agli ottavi di Champions potrebbe ridare quel pizzico di fiducia e serenità ad un ambiente che negli ultimi due mesi sembra essere entrato in un vortice davvero pericoloso.

Dopo la sconfitta con il Bologna (l’ennesima in questa stagione!), i calciatori hanno dovuto accettare loro malgrado la decisione di andare in ritiro.

Secondo alcune fonti, tra cui la Gazzetta dello sport, il gruppo però avrebbe si accettato la decisione del tecnico, ma lo avrebbe fatto mal volentieri.

Molti di loro, non ritengono il ritiro necessario per uscire dalla crisi.

Alcuni giocatori difatti, contestano al tecnico la scarsa intensità negli allenamenti. Il modo molto british del tecnico di affrontare le sedute di allenamento, non piace tanto ad alcuni calciatori.

Secondo la Gazzetta, il gruppetto di calciatori che poco sono rimasti felici della notizia del ritiro, è quello formato dai quattro senatori che guidarono l’ammutinamento post Salisburgo.

Allan, Insigne, Mertens e Callejon, non hanno nascosto al mister il lloro malcontento per la decisione presa.

In ogni caso che sia ritiro o no, il tecnico ha deciso di usare il pugno duro da qui in aventi per cercare di portare il Napoli fuori dalla crisi.

 

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