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Ancelotti e Meret presentano la sfida al Genk in conferenza stampa

Il tecnico degli azzurri, Carlo Ancelotti, ed il giovane portiere friulano Alex Meret, presentano la sfida di Champions League contro il Genk in conferenza stampa

Il tecnico degli azzurri, Carlo Ancelotti, ed il giovane portiere friulano Alex Meret, presentano la sfida di Champions League contro il Genk in conferenza stampa.

Di seguito la conferenza stampa:

Mister, come sta vivendo questa vigilia? Anche per le voci insistenti sul suo futuro. Ha risentito il presidente De Laurentiis?Parlo col presidente tutti i giorni, siamo tutti concentrati su domani. Vivo la vigilia come una grande opportunitĆ  di riuscire attraverso la partita ad ottenere un risultato importante, nient’altro”.

Mister, le sue decisioni saranno condizionate dalla risposta che otterrete in campo? Ad Udine non ci sono state risposte nel primo tempo. “In queste ore devo prendere delle decisioni perchĆ© devo scegliere la formazione giusta, la strategia migliore, per giocare bene, tornare a fare quello che ha fatto tante volte, in Champions soprattutto quest’anno e quindi fare una gara convincente. Dopo la gara farĆ² riflessioni legate alla partita, come ho fatto dopo Udine, spero siano positive perchĆ© sono state poche quelle positive ultimamente”.

Alex, quali sensazioni ha il gruppo? E’ uno snodo significativo?Sappiamo tutti che non ĆØ un momento positivo, ma siamo tutti vogliosi di ripartire, di ritrovare la vittoria che non arriva da tempo, domani ĆØ fondamentale per passare, ĆØ tutto nelle nostre mani. Dipende solo da noi, siamo concentrati e con la mentalitĆ  giusta davanti ai nostri tifosi”.

Mister, sbagliamo noi a focalizzarci sui risultati o i problemi vanno al di lĆ  del campo? “Certo, no, si deve valutare quanto di buono fatto in Champions e proprio per questo perchĆ© s’ĆØ fatto poco bene in campionato. Una qualificazione non cancella ciĆ² che non s’ĆØ fatto bene, ma ci puĆ² dare stimoli per risolvere i problemi in campionato”.

Alex come si fa a restare concentrati?Noi ci estraniamo da tutto e pensiamo solo a quello che dobbiamo fare”.

Sull’inserimento nello staff di una figura per l’aspetto mentale: “Ho lavorato per anni con uno psicologo al Milan, ĆØ una figura importante ma dipende dalla valutazione che ne fanno i giocatori. Se la intendono come un valorizzatore di risorse umane sƬ, ma ĆØ negativo se la intendono come psichiatra”.

Meret sul problema di questo periodo: “Non riusciamo a tenere i ritmi alti durante tutta la gara, ma ĆØ un fatto mentale perchĆ© stiamo bene ed in Champions lo facciamo per 90 minuti. E’ una questione mentale che dobbiamo risolvere”.

Mister, la valigia ĆØ sul letto?Per un tecnico deve essere sempre pronta, essere messo in discussione ĆØ normale per un allenatore. Sono esperienze che ho giĆ  vissuto in passato, in tutte le squadre e quindi non mi spaventa che la societĆ  un giorno possa esonerarmi o che io possa decidere di andare via. Se non si verificano determinate situazioni, io devo andare avanti, altrimenti ĆØ giusto da entrambe le parti chiudere, ma io non ci sto pensando. Vedo che ci sono tante cose, ma io penso alla squadra, mi sento coinvolto in questo periodo negativo, non posso far finta di niente, la squadra non esprime ciĆ² che dĆ  e l’abbiamo visto in Champions. Se avessimo avuto lo stesso andazzo… ma in Champions ho visto prove di grande livello. E’ un periodo che finirĆ , ma non possiamo andare troppo per le lunghe, ĆØ giĆ  durato troppo”.

Mister, Zeman e Capello ti hanno difeso oggi. Cambiare non sempre porta benefici:Io devo continuare a fare il mio, non mi piace valutarmi ed essere valutato per ciĆ² che ho fatto, non lo sto facendo e devo coinvolgere di piĆ¹ i giocatori che sono lo strumento nel bene e nel male per far vedere le qualitĆ  di un allenatore”.

Domanda per il portiere Meret:

Alex, la partita di domani ĆØ anche per il mister?La partita ĆØ per tutti, per noi come gruppo, per ritrovare la fiducia come gruppo. Ci puĆ² dare quella motivazione che ci sta mancando in campionato”.

Ancora sulle motivazioni:Sappiamo che dobbiamo dare qualcosa in piĆ¹, in campo ci andiamo noi, dobbiamo dare il massimo per uscirne. Non seguiamo le voci, ma pensiamo al campo”.

Mister, qual ĆØ l’elemento scatenante di questo periodo negativo? “Difficile dirlo, forse neanche mi interessa, conta che non ĆØ finito e deve finire”.

Milik come sta? S’ĆØ allenato? “Sta bene, si ĆØ allenato in questi giorni con la squadra e lo valuteremo ancora oggi ma credo sarĆ  disponibile, come Allan che ha un colpo alla costola ma ieri s’ĆØ allenato e speriamo ci sia per domani”.

Mister, puĆ² bastare far bene domani? “Io posso controllare questo, mi concentro su questo, di certo non cancella ciĆ² che ĆØ stato, poi ci saranno altre verifiche da superare, non basta certo una partita seppur importante”.

Cosa si aspetta dalla squadra? “Una prova convincente, come parecchie di Champions dove il cammino ĆØ stato ben fatto, positivo, non era facile il girone e continua a non esserlo. Il fatto di essere ad un passo significa che almeno in questa competizione abbiamo fatto”.

Mister, qual ĆØ la differenza in Champions ed in campionato? “La squadra ĆØ preoccupata per quello che non riesce a fare, ĆØ un aspetto mentale. In Champions a Liverpool era molto piĆ¹ libera, con meno responsabilitĆ . Questo peso mentale ha condizionato molto”.

Quanto pesa il problema del gol? Avete preso anche tanti legni: “Non ĆØ una giustificazione, non abbiamo reso in campionato come in Champions”.

Puntava su un centrocampo molto tecnico, ma senza Allan non funziona:Paradossalmente Allan non ha la qualitĆ  come migliore caratteristica, ĆØ considerato uno di carattere, ma la presenza di Allan dimostra piĆ¹ qualitĆ  e questo puĆ² essere un paradosso. Senza Allan, ma con giocatori di piĆ¹ qualitĆ , troviamo difficoltĆ  nel gioco. Allan dĆ  quell’equilibrio che diventa fondamentale per difendere bene e giocare meglio”.

Ha sentito Ibra ultimamente?Oggi no, l’ho sentito ieri sera. E’ a Los Angeles, sta bene”.

Il rimpianto maggiore se dovesse arrivare una riflessione negativa?Io non vivo con i se”.

Valuta l’addio dopo la gara? Come si ĆØ arrivati a questo? “PerchĆ© la squadra non ha reso per le aspettative, mie e della societĆ , degli stessi giocatori. Normale, niente di nuovo. Ma spero domani vada bene e si passi il turno”.

Mister, che sensazioni ha? “Ho le sensazioni che faremo una grande partita, che passeremo e speriamo di farlo da primi per avere un ottavo piĆ¹ abbordabile. Sono ottimista, a meno che l’allenatori non sbagli la formazione (ride, ndr)”.

Quel frame con Mario Rui che parte e nessuno che lo segue ha fatto arrabbiare i tifosi. Psicologicamente la squadra ĆØ carica? “Ho visto quel frame lƬ, mi sono arrabbiato pure io, ma ĆØ cattiva informazione perchĆ© era un’azione difensiva che abbiamo fatto di 6 giocatori offensivi, tranne di Llorente e Callejon che aveva fatto il cross, gli altri 8 erano rientrati, poi quando Mario Rui prende palla rifiata. Per 10 secondi se uno cammina non significa che l’ha fatto per 90 minuti”.

 

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