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Il Giornale di Brescia:“Arrestato Corbelli, l’ex patron del Napoli è in carcere”

Giornale di Brescia: Arrestato Corbelli

Probabilmente non se l’aspettava. Soprattutto in tempi così rapidi. E ieri mattina quando i carabinieri hanno suonato alla porta della sua villa in Maddalena è rimasto spiazzato; Giorgio Corbelli, 65 anni da compiere a luglio, è stato arrestato e portato in carcere.

Per l’ex patron di Telemarket, ma anche del Napoli calcio, del Basket Brescia tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei Novanta e poi a Milano sempre nel mondo della palla a spicchi, è diventata definitiva una sentenza relativa al crac di Finarte firmata dal tribunale di Milano e confermata in Cassazione.
Avendo da scontare, carta alla mano, quattro anni e un mese di reclusione, per Corbelli si sono così aperte le porte di Canton Mombello…

Giorgio Corbelli ha iniziato la sua attività di business nel 1982 nella provincia bresciana fondando Telemarket

Successivamente ha assunto  la rete di Elefante Tv con cui diffonde la programmazione di Telemarket, emittenti nazionali specializzate nel commercio di oggetti e opere d’arte.

Negli anni acquista anche la casa d’aste Semenzato ed entra nell’azionario di Finarte, la maggior maison italiana, quotata in borsa; Finarte viene dichiarata fallita dal Tribunale di Milano nel marzo 2012, di qui una condanna a un anno e otto mesi.

In precedenza Corbelli aveva già subito un’altra condanna per il crack del Napoli, insieme all’ex presidente Corrado Ferlaino

In campo sportivo, a partire dalla stagione 1988-89 diventa presidente del Basket Brescia, passando poi due anni (1991-1993) alla presidenza della squadra cestistica di Forlì. In seguito ha acquistato nel 1994 i diritti dell’Aurora Desio per trasferire la società a Roma, salvando i capitolini dalla retrocessione in A2.

Corbelli ha assunto la presidenza del club romano fino al 1999, cedendo la squadra a Claudio Toti nel 2001 dopo due anni di presidenze transitorie.

Nel 2000 entra nel mondo del calcio acquistando quote di maggioranza del Napoli

salvo poi uscirne due anni più tardi per la difficile condizione economica della squadra e per vicende giudiziarie che implicarono le sue aziende. Era già comproprietario del San Marino Calcio.
Sempre in ambito cestistico, nell’estate 2002 acquisisce dal vecchio proprietario Sergio Tacchini l’Olimpia Milano[3], la più prestigiosa e titolata squadra del basket italiano. La mantiene fino al 2008, anno in cui gli subentra lo stilista Giorgio Armani. Dal novembre 2010 è stato presidente del Basket Rimini Crabs, formazione che partecipava al campionato di Legadue prima della liquidazione dell’estate seguente.
È tuttora sponsor del Rimini Baseball Club.

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