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Napoli, monte ingaggi sempre più alto

Aurelio De Laurentiis gds la repubblica

Napoli, monte ingaggi sempre più alto: più di 100 milioni

Napoli, monte ingaggi sempre più alto. Con la campagna acquisti di gennaio ha superato quota 100 milioni di euro relativi agli ingaggi percepiti dai suoi giocatori in rosa. Come sottolinea l’edizione odierna del quotidiano “Il Mattino”, dal 2014/2015 ad oggi la crescita è stata vertiginosa, partita da appena 70 milioni.

La rivoluzione in casa Napoli è già iniziata. Gli investimenti fatti dal club partenopeo in questa sessione di mercato invernale ne sono la prova. E, come vedremo, proseguirà a giugno quando si dovranno tirare le somme e far quadrare i conti. Al centro della rivoluzione la rosa a disposizione di Gattuso e il monte-ingaggi con tanti nuovi arrivi ma anche tanti addii eccellenti già programmati.

USCITE

Come riporta anche il Mattino, le spese fatte dal Napoli in questa sessione di mercato ad oggi ammontano a circa 95 milioni di euro e potrebbero ancora aumentare. Sono, infatti, 24 i milioni impegnati per l’acquisto dal Celta Vigo dello slovacco Stanislav Lobotka (20+4 di bonus). 14 invece quelli che dovrebbero andare al Lipsia per Diego Demme (12+2). 23.5 milioni costerà in totale l’operazione che ha portato Matteo Politano in azzurro (2 per il prestito biennale + 19 per il riscatto obbligatorio + 2.5 di bonus). 15.5 milioni spesi invece per accaparrarsi le prestazioni di Amir Rrahmani (14 + 1.5) lasciato in prestito al Verona. Infine 18 i milioni che si dovranno versare nelle casse della Spal per Andrea Petagna (16+2) che, come il terzino kosovaro, si unirà al nuovo club solo a fine stagione.

ENTRATE PER RIDURRE MONTE INGAGGI

Un esborso solo parzialmente coperto dalle cessioni già messe a bilancio: i circa 61 milioni di euro che la società campana ha incassato (o comunque è sicura di incassare prima del 30 giugno prossimo) dalle cessioni di Luigi Sepe e Alberto Grassi al Parma (12 milioni complessivi). Di Vlad Chiriches al Sassuolo (11 milioni). Lorenzo Tonelli alla Sampdoria (3 milioni). Marko Rog al Cagliari (13 milioni + 1 di bonus). Simone Verdi al Torino (20 milioni). Amato Ciciretti e Gennaro Tutino all’Empoli (1 milione se i toscani saranno promossi in A) non bastano a pareggiare i conti senza attingere alle riserve accumulate grazie agli utili degli ultimi anni.

MONTE INGAGGIO SEMPRE PIU ALTO E DA RIDISEGNARE

Una conclusione alla quale si giunge anche facendo il conto degli ingaggi in entrata e in uscita. Anche alla luce della dichiarata volontà di ridimensionare il monte-ingaggi (anche in virtù del fatto che difficilmente ci saranno le entrate della Champions League). Alla lista si sono aggiunti gli stipendi di Lobotka (quadriennale da 1.8 mln netti a stagione, 2.6 mln lordi grazie alle agevolazioni del “Decreto Crescita”), Demme (quinquennale da 1.8 mln netti a stagione, 2.6 mln lordi grazie alle agevolazioni del “Decreto Crescita”) e Politano (2,2 mln netti a stagione + 300mila di bonus, 4.6 mln lordi), mentre va eliminato solo quello di Tonelli (900mila netti, 1,66 mln lordi) passato alla Samp.

Per un monte ingaggi che al momento si è appesantito dunque per circa ulteriori 8,1 milioni di euro che diventeranno 14,7 da giugno quando a libro paga del club ci saranno anche gli stipendi di Rrahmani (1,8 mln netti a stagione, 3,3 mln lordi) e Petagna (quinquennale da 1,8 netti, 3,3 lordi).

ADDII IN VISTA

Una cifra superiore dunque a quella che si risparmierà dai mancati rinnovi di José Maria Callejon (3 mln netti a stagione, 5.5 lordi) e Dries Mertens (4 mln netti a stagione, 7.4 lordi). I quali vedranno scadere il proprio contratto con i partenopei al 30 giugno 2020. Ulteriore prova che per continuare la rivoluzione della rosa e al contempo ridimensionare il monte ingaggi sarà necessario cedere qualche big. Su tutti Fernando Llorente e Faouzi Ghoulam (esuberi dopo l’arrivo di Rrahmani e Petagna).

In cima alla lista dei possibili partenti oltre al centravanti spagnolo e al terzino algerino, c’è Kalidou Koulibaly (6 mln netti a stagione, 11.1 mln lordi) che, oltre ad un risparmio elevato sull’ingaggio, garantirebbe anche una grandissima plusvalenza (fondamentale in un anno in cui molto probabilmente ci saranno i mancati introiti della Champions League). Ma nell’ottica del ridimensionamento del monte ingaggi plausibili partenti sono anche Allan (2 mln netti a stagione, 3.7 mln lordi) e Fabian Ruiz (1.5 mln netti a stagione, 2.8 lordi). I loro contratti, in caso di permanenza al Napoli, andrebbero rinnovati. Con un conseguente adeguamento verso l’alto dell’ingaggio che cozzerebbe con la nuova direzione presa dalla proprietà partenopea. Sembra dunque che la rivoluzione napoletana sia soltanto all’inizio.

 

 

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