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ULTIMORA – Campionato sospeso nel dubbio! Parma Spal inizia con quasi due ore di ritardo. Attendiamo novità per le altre partite

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Si doveva giocare alle 12: Parma -Spal, ma alla luce del decreto ministeriale, che ha di fatto allargato la zona rossa e delle richieste del Ministro Spadafora, la partita è iniziata con quasi 2 ore di ritardo

Ancora dubbi sul campionato: dopo il decreto che amplia la zona rossa anche alla città di Parma. Il Ministro Vincenzo Spadafora ha nuovamente chiesto ai vertici di Figc e Lega Calcio di sospendere il campionato. Incerto l’inizio della partita Parma – Spal. Si sono salutati con pugni e gomiti i giocatori scendendo in campo. Al loro arrivano mancavano gli arbitri. Alla fine la partita comincerà con quasi 2 ore di ritardo.

 

POST IN AGGIORNAMENTO

ore 13.45 Si gioca.

ore 13.40 Giocatori in campo. Panchine al proprio posto

ORE 13.10 Comunicazione dell’inizio della partita alle ore 13.45 Le squadre escono dagli spogliatoi per il riscaldamento

ORE 13:00 Ancora un rinvio alle 13.15 ma nessuno in campo, quello che filtra dagli spogliatoi è la volontà di giocare

ore 12.25 L’arbitro Pairetto riferisce di aver ricevuto una telefonata e le squadre sono rimaste ferme negli spogliatoi. La partita è stata rimandata alle 13

 

Queste le dichiarazioni del Ministro Vincenzo Spadafora di stamani:

Condivido le dichiarazioni di Damiano Tommasi, Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, e mi unisco alla sua richiesta. Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici. Dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso”

“Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della FIGC, Gravina, un supplemento di riflessione. Senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità. Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite. Nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare. Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio.

E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato. E che vivono ormai fuori dalla realtà.

Le società di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie già all’attenzione dell’Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite.
Prenderó in considerazione nei prossimi giorni ogni iniziava utile anche legislativa. Per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare più valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre”

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