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CorSport:“La Roma sulla scia del Napoli, cassa integrazione per 77 dipendenti”

Roma

La Roma sulla scia del Napoli: Decorre dall’inizio di questa settimana, poi un altro scaglione a maggio. A turno riguarderà gran parte del personale del club giallorosso.

Anche la Roma, dopo il Napoli, ricorre alla cassa integrazione. Lo scrive il Corriere dello Sport.
Prevista per ora solo per 77 dipendenti, avrà decorrenza dall’inizio di questa settimana.

A turno coinvolgerà gran parte del personale del club giallorosso.

Un secondo scaglione di cassa integrazione dovrebbe avviarsi da maggio.
Saranno interessati tutti i settori della società, se non si riprenderà a giocare.
Scrive il quotidiano sportivo:
“Alla Roma, nei colloqui tra la società e i giocatori, che si sono ripetuti con frequenza in questi giorni, non sono state dimenticate le categorie di lavoratori più in difficoltà. Ma bisognerà vedere se i tagli dei calciatori andranno a incidere sulla busta paga dei dipendenti. Qualcuno ha cercato anche di sensibilizzare i calciatori”.

Secondo il quotidiano La Repubblica – L’emergenza Coronavirus da sanitaria ad economica.
Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli, ha deciso le nuove mosse per salvaguardare la società.
Stipendi congelati per i giocatori e cassa integrazione per tutti i dipendenti amministrativi.
Queste le prime azioni del patron azzurro per attutire il colpo ed evitare che le conseguenze economiche portino altri problemi in seguito.
Il Napoli è sempre stato molto puntuale nel pagamento degli stipendi e fino all’episodio delle multe non ci sono mai stati problemi in merito.
Adesso la società ha due mesi per pagare gli stipendi congelati.
Proprio in merito alla vicenda delle multe, De Laurentiis dovrà parlarne con il capitano azzurro Lorenzo Insigne e Alex Meret.
I due giocatori sono infatti i sindacalisti e portavoce della squadra.
Si potrebbe ipotizzare che questo conto in sospeso tra il Presidente ed i giocatori possa diventare uno degli argomenti di discussione in merito al taglio degli stipendi che tutte le società stanno affrontando in questi giorni. Se dovesse prevalere il buonsenso, rinunciando ognuno a qualche pretesa, si potrebbe davvero mettere un punto a questa storia.
E ricominciare da zero sarebbe davvero un atto di grande responsabilità.

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