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Emergenza Coronavirus: la Protezione Civile dirama il bollettino giornaliero del 28 Aprile

La Protezione Civile dirama il bollettino giornaliero con tutti i numero dell’emergenza Coronavirus del 28 Aprile

La Protezione Civile dirama il bollettino giornaliero con tutti i numero dell’emergenza Coronavirus del 28 Aprile.

Il bollettino della Protezione civile, con i dati aggiornati sull’emergenza Coronavirus in Italia. I numeri su attualmente positivi, contagi, morti e guariti sono stati diffusi, come di consueto, alle 18.

Sono diventati 201.505 i casi totali, con un incremento di 2.091 unitĆ , superiore a quello di +1.739 registrato ieri.

Continua a diminuire il saldo degli attualmente positivi, che oggi sono 105.205, con un decremento di 608 assistiti rispetto ai -290 di ieri.

Il numero dei guariti ĆØ salito a 68.941, con un +2.317 rispetto a ieri. Mentre i decessi sono diventati 27.359: nelle ultime 24 ore se sono contati purtroppo 382 contro i 333 del 27 aprile.

Diminuisce ulteriormente la pressione sulle strutture ospedaliere: i ricoverati in terapia intensiva sono 1.863 , ben 93 in meno. E i ricoverati con sintomi sono 19.723, addirittura 630 in meno.

In isolamento domiciliare restano in 83.619 con un incremento di +115, il 79% degli attualmente positivi. Riprende a salire anche il numero dei tamponi. Gli operatori sanitori oggi ne hanno effettuati 57.272. Il totale sale cosƬ a ben 1.846.934.

I MEDICI E GLI INFERMIERI

Si aggiunge un nuovo decesso alla giĆ  lunga lista di medici che hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia. Con la morte dell’ematologo Luigi Macori, avvenuta ieri, il totale delle vittime sale a 152. Lo riferisce la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), che riporta sul suo portale listato a lutto l’elenco dei colleghi deceduti.

Mentre sale a 37 il bilancio degli infermieri morti, compresi due suicidi. Lo segnala la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche (Fnopi). “La cittĆ  che ne conta di piĆ¹ ĆØ Napoli con 3 decessi”, afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi. “Il 34 per cento degli infermieri deceduti prestava servizio nelle Rsa”, conclude.

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