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La Gazzetta dello Sport – Calcio fermo se non ci sarà intesa sui protocolli. La Lega si rimette alla volontà del Governo

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La Gazzetta dello Sport – Calcio, o ci sarà intesa sui protocolli oppure ci si fermerà. La Lega si attiene alle scelte del Governo.

La possibile ripartenza del campionato di Serie A si potrà avere se tutti saranno d’accordo sui protocolli a cui attenersi per consentire ai calciatori gli allenamenti e successivamente riprendere il campionato.

Conoscere le modalità di ripartenza

La Lega e il Ministro dello Sport Spadafora sembrano aver trovato un punto d’incontro sia sulle eventuali modalità di ripartenza, sia sulle assunzioni di responsabilità in caso di definitivo stop alle competizioni.

Si vuole quindi creare, in pochi giorni considerando anche le scadenze europee, un percorso unico circa le date, i protocolli medici, le richieste di chiarezza.

Posizioni quindi un po’ più vicine rispetto ai giorni scorsi quando l’idea era, da parte della Lega, di fare in modo che il Ministro Spadafora, quale rappresentante del Governo, dichiarasse lo stop alla stagione in corso.

In tal modo la responsabilità sarebbe ricaduta tutta sulle spalle del Governo.

L’importanza del calcio in Italia

Invece il Ministro ha saputo gestire la questione soffermandosi su quanto sia importante il calcio in Italia e quanto sia necessaria l’assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze in campo.

Spadafora ha chiarito il proprio punto di vista e la Lega ha apprezzato. Il percorso resta molto difficoltoso, ma calcio e governo possono riannodare un filo.

Il Ministro, a “Mi Manda Rai 3”:“Se la Figc e il Comitato tecnico scientifico del governo troveranno un’intesa sul protocollo di sicurezza, gli allenamenti riprenderanno; e questo avrà una ricaduta positiva anche sulla possibile ripartenza del campionato; viceversa sarà il governo a decretare la chiusura del campionato. Se non ci sarà quell’ accordo, ci assumeremo noi questa responsabilità, facendo in modo che il calcio come altri settori possa avere meno danni possibili”.

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Importante la questione protocolli

Molto importante per il Ministro la questione protocolli. In un primo momento aveva definito il protocollo federale “insufficiente”, ora apre alla possibile condivisione con il Comitato tecnico-scientifico del governo.

Il calcio chiede di essere guidato come appena successo in Francia. Il Ministro si è poi rivolto alla serie A: “Siamo al punto in cui bisogna lanciare un appello per finire qui con le polemiche e gli scontri. Il calcio deve essere simbolo di leggerezza, passione, di gioco e debba dividerci solo per il tifo”.

Dal Pino risponde a Spadafora

Il presidente Paolo Dal Pino ha risposto a Spadafora sottolineando la collaborazione:“Apprezzo molto le parole del Ministro. Da parte della Lega Serie A c’è stata e ci sarà disponibilità a un dialogo costruttivo, nella certezza che il lavoro del Ministro dello sport e il nostro non possano che mirare a un bene comune. È un momento tremendo per il Paese, solo uniti ne usciremo insieme. Naturale che la Lega di A voglia giocare a pallone, sarebbe contro natura dire il contrario. Se sarà possibile farlo rispettando norme e protocolli sanitari, bene. Altrimenti ci  atterremo rigorosamente, come sempre, alle decisioni del Governo. Il Ministro può avere certezza del nostro spirito costruttivo e collaborativo e che la mia sintonia coni il presidente FIGC Gravina è assoluta”.

La Gazzetta dello Sport – O ci sarà intesa sui protocolli oppure si fermerà il calcio. La Lega si attiene alle scelte del Governo.

Il Presidente della Lega Pro Ghirelli

Il presidente della Lega Pro Ghirelli ha fatto sapere che, dopo l’incontro di ieri tra i presidenti delle varie Leghe, si è ritrovata unità di intenti su temi come licenze, garanzie, sanzioni. Gravina ha ribadito che la sua linea in ogni caso è quella, in caso di fermata definitiva, di non andare a una serie A a 22 squadre.

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