fbpx

Arrestati due napoletani collegati alla “Ndrangheta”

Fuorigrotta

Arrestati due napoletani collegati alla “Ndrangheta”

I Carabinieri hanno provveduto ad arrestare due napoletani collegati alla “Ndrangheta”. Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze, nellā€™ambito dellā€™operazione denominata ā€œVELLO Dā€™ORO IIā€, hanno dato esecuzione ad unā€™ordinanza di custodia cautelare disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze (Dott.ssa Silvia Romeo) su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia del capoluogo toscano, nei confronti di 2 persone ritenute responsabili di riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita, emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Il provvedimento ĆØ stato emesso a conclusione di articolate indagini dirette dal Sost. Proc. Dott.ssa Giuseppina Mione, che hanno permesso di disvelare il meccanismo illecito attuato da TAGLIALATELA Ciro (figlio di TAGLIALATELA Bruno, esponente di spicco del clan camorristico LO RUSSO di Napoli) e BOCCHETTI Vincenzo i quali, operando quali referenti delle ditte ā€œBrupelā€ e ā€œWorld Pellamiā€ con sede in Casavatore (NA), attive nel settore del commercio di pellami, hanno trasferito e sostituito ingenti somme di denaro di provenienza illecita, attraverso il meccanismo giĆ  scoperto con lā€™indagine ā€œVELLO Dā€™OROā€, culminata nellā€™esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare a carico di 14 indagati il 19 febbraio 2018.

Le indagini, svolte con lā€™ausilio di attivitĆ  tecniche e attraverso accertamenti di natura contabile e bancaria, hanno dimostrato che, nellā€™estate del 2015, i due indagati napoletani erano subentrati ai soggetti calabresi legati alle famiglie di ā€˜ndrangheta dei NIRTA e dei BARBARO, rilevando i rapporti illeciti di natura economica con gli imprenditori toscani. Quale intermediario degli imprenditori rimaneva invece inalterato il ruolo di STELLITANO Cosma Damiano, giĆ  tratto in arresto in esecuzione del citato provvedimento cautelare.

Le attivitĆ  illecite poste in essere dagli indagati napoletani consistevano:

*Ā  Ā nel ricevere fittizi ordinativi di merce attinente il comparto conciario (pellame, grasso animale e altro) da parte di imprese toscane, operanti nel distretto al confine tra le province di Firenze e Pisa ed in larga parte giĆ  coinvolte nella precedente indagine;

*Ā  Ā nellā€™emettere false fatture aventi ad oggetto le forniture relative ai fittizi ordinativi di merce, ricevendo i pagamenti tramite bonifici bancari;

*Ā  Ā nel consegnare, in luogo della merce indicata nelle false fatture ed attraverso una rete di spedizionieri compiacenti, denaro contante di provenienza illecita per centinaia di migliaia di euro, per importi inferiori a quanto ricevuto a titolo di pagamento delle fatture.

Il denaro versato nelle attivitĆ  economiche toscane veniva impiegato principalmente per retribuire le prestazioni cd. ā€œfuori bustaā€ dei lavoratori dipendenti e ridurre pertanto gli esborsi di carattere previdenziale.

Le fatture per operazioni inesistenti venivano invece utilizzate dai medesimi imprenditori toscani per dichiarare elementi passivi fittizi ai fini di evadere le imposte sul reddito o sul valore aggiunto: annotando in contabilitĆ  le citate false fatture, abbattevano gli utili delle proprie aziende (quindi pagavano una minore imposta sul reddito delle persone giuridiche), registravano un credito IVA fittizio e, quindi, scaricavano sullā€™erario il ā€œcostoā€ del finanziamento illecitamente ottenuto.

Complessivamente sono 18 le persone indagate, tra collaboratori di TAGLIALATELA e BOCCHETTI, titolari di imprese toscane e responsabili di ditte di spedizioni, tutti giĆ  destinatari di decreti di perquisizione e contestuale informazione di garanzia eseguiti nellā€™ottobre 2018 nei confronti di 28 abitazioni e sedi di imprese. I destinatari del provvedimento sono stati localizzati e tratti in arresto nel comune di Napoli, dove risiedono.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĆ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *