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Il Messaggero – Spadafora: “Sugli sport di contatto non decide il Cts”

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Il Messaggero – Spadafora scrive a Conte: «Sugli sport di contatto non decide il Cts»

Il Ministro Spadafora esprime il suo rammarico su quanto sottolineato dal CTS: “pur riconoscendo l’alto valore del lavoro svolto in questi mesi dalle autorità sanitarie,

il parere del Comitato tecnico scientifico sugli sport di contatto non è del tutto dirimente”,

ricordando che “le valutazioni di specie non spettano esclusivamente al CTS ma al Governo, che, nella piena assunzione delle proprie responsabilità, si determina sulla base del contesto generale, in ordine ad un quadro di valutazioni più ampie e approfondite”

Il governo decide sulla ripresa degli sport di contatto di base, il parere del Cts non è risolutivo.

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport dell’attuale governo Conte, con una lettera al premier e al ministro della Salute,

Speranza esprime una posizione chiara: “il no del Comitato tecnico scientifico alla ripresa degli sport da contatto deve diventare un si”.

Il Ministro dello Sport si è detto in disaccordo con il parere del CTS, confermando il suo “parere positivo in attesa di quello del ministro Speranza”.

Oggi Spadafora ha sottolineato: “pur riconoscendo l’alto valore del lavoro svolto in questi mesi dalle autorità sanitarie,

il parere del Comitato tecnico scientifico sugli sport di contatto non è del tutto dirimente”.

“Le valutazioni di specie non spettano esclusivamente al CTS ma al Governo, che, nella piena assunzione

delle proprie responsabilità, si determina sulla base del contesto generale, in ordine ad un quadro

di valutazioni più ampie e approfondite”.

Spadafora ricorda che “diventa sempre più difficile spiegare il motivo di posizioni del tutto intransigenti

e, nello specifico, dell’impossibilità di individuare soluzioni e percorsi che, a certe condizioni, possano

consentire la ripresa degli sport di contatto e soprattutto delle attività sportive amatoriali

(partite di calcetto, beach volley, pallavolo, ecc.)”.

Inoltre il Ministro auspica che: “il Consiglio dei Ministri possa quanto prima elaborare una linea univoca e fornire le risposte chiare che il Paese attende”.

Per avvalorare le sue tesi: “So bene quanto importante sia il rispetto delle norme di distanziamento fisico ma non credo si possa prescindere dall’osservazione empirica di quanto accade”.

La decisione del Cts ha suscitato non poche polemiche: in una nota congiunta Federbasket, Federvolley e Federazione Italiana Giuoco Handball esprimono “tutta la propria delusione per un veto che blocca ulteriormente,

non solo l’attività sportiva delle proprie discipline, bensì la grande maggioranza dello sport italiano”.

Il presidente della Federazione italiana Taekwondo, Angelo Cito, definisce “incomprensibile” la decisione

del Cts di non autorizzare gli sport da contatto “e soprattutto la generalizzazione che se ne fa.

Il Messaggero – Spadafora scrive a Conte: «Sugli sport di contatto non decide il Cts»

La decisione del Cts di non autorizzare ancora oggi gli sport come i nostri si fa fatica davvero a comprenderla», si rammarica Cito.

Il sen. Claudio Barbaro, presidente di ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, “quello che passa con il no del Cts è,

nella percezione generale, un messaggio di diseguaglianza e diseducativo: una volta risolto il problema del Calcio di Serie A, tutto il resto sembra poter attendere”.

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