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Festeggiamenti Coppa Italia: dopo 14 giorni a Napoli nessun picco di contagi da coronavirus

Napoletani travolti dalle critiche dopo i festeggiamenti Coppa Italia del 17 giugno: per fortuna non si registrano contagi di massa

Il 17 giugno, intorno alle ore 23, il Napoli ha battuto la Juventus in finale di Coppa Italia. La gara è terminata 4-2 per gli azzurri ai calci di rigore e il penalty decisivo è stato segnato da Milik. A questo punto sono partiti i festeggiamenti Coppa Italia in città.

Tante persone si sono riversate in strada, hanno esultato, si sono tuffate nelle fontane, hanno sventolato bandiere e innalzato cori ai loro beniamini. Ma in questo periodo di emergenza coronavirus sono scattate fin da subito delle pesanti critiche nei confronti dei napoletani.

L’opinione pubblica, alcuni giornali e anche medici hanno notato gli assembramenti. E anche la mancanza delle mascherine durante la festa dei tifosi azzurri. E ricordiamo che i caroselli si sono protratti fino all’alba, ovvero fino al ritorno di Insigne e compagni da Roma.

Il giorno dopo sono partiti gli attacchi. Addirittura è scesa in campo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’istituto si è augurato che in seguito agli eccessivi festeggiamenti Coppa Italia senza rispettare le regole anti-coronavirus non si ripetesse il caso Atalanta-Valencia.

La gara di Champions League della compagine bergamasca, infatti, è stata indicata tra gli eventi che hanno scatenato la drammatica impennata dei contagi in Lombardia.

E così due settimane fa persino gli esperti avevano profetizzato una situazione analoga per la Campania dopo l’esplosione incontrollata di entusiasmo per la conquista della Coppa Italia da parte del Napoli.

In realtà, a conti fatti, per fortuna tutto ciò non è accaduto. Nessuna diffusione rapida del Covid-19 in Campania dopo il 17 giugno. E ormai sono passati i fatidici 14 giorni entro i quali il virus si dovrebbe manifestare.

Ranieri Guerra aveva attaccato: “Fa male vedere queste immagini”

Il direttore aggiunto dell’OMS, Ranieri Guerra, aveva commentato con grande preoccupazione i festeggiamenti Coppa Italia da parte dei napoletani.

Aveva affermato che non era stato per niente rassicurante assistere alle immagini della gioia senza regole dei tifosi azzurri.

Quindi aveva ricordato proprio quanto accaduto con il match dell’Atalanta e la rapida diffusione del coronavirus. E aveva sottolineato: “Non vorrei che si ripetesse proprio ora”. Infine aveva definito i napoletani degli “sciagurati”.

I dati di questi 14 giorni però dimostrano fortunatamente il contrario. Dal 17 giugno nessun picco di positività al coronavirus in Campania. C’è stato il caso di Mondragone.

È risultato comunque limitato e messo subito sotto controllo. Non a caso ultimamente i casi di nuovi contagi sono diminuiti e stanno sfiorando lo zero.

Quindi nessun dramma: i festeggiamenti Coppa Italia spontanei e allegri dei tifosi del Napoli non hanno causato alcun problema. Con buona pace di chi non aveva perso tempo per attaccare la città e la sua presunta scelleratezza.

 

 

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