ADL, febbre al ritorno da Milano: venerdì positivo un dirigente azzurro
La febbre gli sarebbe salita soltanto dopo l’Assemblea di Lega
Sono due giorni, ormai, che a tenere banco – più del mercato – è la notizia della positività di ADL al COVID-19. Una notizia dal clamore enorme vista la persona, ma anche il momento. Sì, il momento. Il momento perchè, prima di venire a conoscenza di questa sua positività, si era svolta a Milano l’Assemblea di Lega con il Presidente e tutti gli esponenti dei club.
A questo punto, tutti potrebbero essere stati contagiati: Fienga perchè ha parlato di mercato con ADL, Preziosi e Lotito perchè con De Laurentiis hanno scambiato alcune chiacchiere. La Serie A trema, potrebbero esserci grandi ripercussioni. A questo punto potrebbero risultare positivi anche calciatori e dirigenti che abbiano avuto contatti con i loro presidenti. Adesso non resta che aspettare e sperare che la diffusione del virus si sia fermata al numero uno partenopeo.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno:
“‘Avrò avuto una indigestione da ostriche’, aveva detto a chi gli aveva chiesto lumi sullo stato di forma non solito: appariva pallido e contrariamente al solito meno brillante nei comportamenti. Invece, tornato a Napoli e prima di imbarcarsi per Capri, aveva ricevuto l’esito positivo del tampone a cui si era sottoposto al mattino e la temperatura era andata oltre i valori normali: 38,5. Si trattava del secondo test (il primo lo aveva effettuato lunedì ed era negativo), come solitamente ha fatto per l’intera estate. C’è un però: un dirigente del suo staff già venerdì scorso nel ritiro di Castel di Sangro era risultato positivo”.