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La commozione di Ferlaino per l’ addio di Diego

Moggi intervista Ferlaino

L’ ex presidente del Napoli Ferlaino commosso: “Sono stato il carceriere di Diego, non volevo venderlo. Un napoletano nato per caso in Argentina”.

La commozione di Ferlaino per l’ addio di Diego.

La notizia che ha sconvolto tutti, quella che non ti aspetti: la morte di Diego Armando Maradona ha lasciato tutti increduli.

Commozione e tristezza nelle parole di chi lo ha vissuto e conosciuto per davvero, non solo nel mondo del calcio.

Corrado Ferlaino, l’ ex presidente del Napoli degli scudetti e della Coppa UEFA, racconta il suo Diego, commosso:

“Il mio primo ricordo di lui mi riporta a Barcellona dove mi fiondai nella primavera del 1984 per portarlo al Napoli. Mi colpƬ la sua voglia di vestire l’azzurro. Dopo due anni di rischio retrocessione puntai su di lui perchĆ© era l’unico che avrebbe potuto farci vincere. Negli ultimi anni lui diceva che io ero stato il suo carceriere. Pochi sanno che ĆØ venuto a trovarmi tante volte di nascosto.

Un napoletano nato per caso in Argentina. Adesso condivido il dolore immenso di tutto il mondo e di Napoli e condivido la proposta del sindaco De Magistris di intitolargli il San Paolo. E’ stata davvero questa la sua casa”.

E poi ancora:Ā 

“Ho detto e lo ripeto: sono stato il suo carceriere. E un genio del genere, ad un certo punto, ovviamente vuole essere liberato dai lacci o da quella che sembra sia diventata una prigione.

Un personaggio del genere cerca nuove ispirazioni in altre terre. Da Marsiglia, Tapie mi disse: ti mando lā€™ assegno firmato, ci metti tu la cifra. E io, quando arrivĆ² la busta strappai tutto. Non mi interessava venderlo, non avevo alcuna intenzione, anche se intuivo che quellā€™ epoca prima o poi sarebbe finita. Ma ce la siamo goduti finchĆ© abbiamo potuto e abbiamo rivinto pure il campionato”.

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