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Ronaldo e Pirlo, un legame inevitabile. Con Sarri non era così. Ecco i motivi

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Ronaldo e Pirlo, un legame inevitabile. Con Sarri non era così. Ecco i motivi

Le dinamiche del calcio sono spesso particolari e vanno considerate al di fuori di certe logiche.

Un campione, capace di accalappiare intorno a sè milioni di tifosi, osannato e amato dappertutto, come lo è Ronaldo,

nei suoi rapporti professionali pecca proprio nella…professionalità!

Era diverso il suo rapporto con Maurizio Sarri, non era disponibile a sottostare a certe richieste, non era in sintonia con il comandante,

anzi spesso in antitesi.

Due estati fa, quando Sarri arrivò alla Juventus, per prima cosa andò alla ricerca di Ronaldo fin sul suo yacht per chiedergli

di giocare da centravanti.

Lo spagnolo rispose picche.

Oggi invece con Pirlo Ronaldo non ha nessun problema a posizionarsi in campo da centravanti, snaturando quella che è la sua posizione, anche con il rischio di non ottenere buoni risultati, eppure lo fa.

Oggi Ronaldo è più integrato nel gruppo, ne segue la scia, è coinvolto emotivamente nelle dinamiche, invece prima era distaccato, quasi assente.

Questi comportamenti a volte sono inspiegabili, invece c’è un sottile filo che muove le persone e che le spinge l’una verso l’altra.

Ronaldo è particolarmente sensibile alla personalità di Andrea Pirlo e probabilmente, è affascinato dalla sua storia calcistica, motivo per cui è costantemente concentrato sulla squadra e sugli obiettivi da raggiungere.

Quello che stupisce di più nella Juve di Pirlo è la disponibilità di Ronaldo ad accettare ruoli e situazioni diverse.

Ieri contro l’Inter il fuoriclasse iberico ha giocato con impegno ed è poi uscito con grande rammarico della sostituzione.

Non ha gradito, era scuro in volto, ma la sua uscita dal campo è stata silenziosa, senza parole, senza rimbrotti.

Sembra più sereno, più partecipe. Questa nuova fiducia conferma lo scarso gradimento di Ronaldo verso la diversità di Sarri.

Ronaldo oggi ascolta le direttive di Pirlo e concorda le sue scelte, perché lo sente del suo stesso mondo.

Si concede per stima, per rispetto verso la storia dell’uomo che prima di lui, ha segnato il tempo nel calcio, ha calcato da campione le scene.

Questo il motivo per cui Pirlo è un allenatore inevitabile e Ronaldo sembra il suo discepolo.

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