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Repubblica: Ancora caso Suarez, indagati Paratici e il legale bianconero. Il motivo

“False informazioni ai PM sul caso Suarez”, ecco i motivi per i quali sono indagati Paratici e il legale della Juventus.

Repubblica: Ancora caso Suarez, indagati Paratici e il legale bianconero. Il motivo.

Non è affatto finito in una bolla di sapone il caso Suarez che aveva monopolizzato le attenzioni dei media e dei tifosi alla fine della scorsa estate. Qualche strascico si era avuto ancora in autunno ma da allora sembrava che tutto fosse stato risolto, almeno per la società bianconera.

La società bianconera (almeno per il momento) non dovrebbe comunque rischiare nulla ma il quotidiano “la Repubblica”, nella sua edizione odierna, parla di iscrizione al registro degli indagati del direttore sportivo di Madame Alessio Paratici e del legale bianconero Chiappero.

Paratici e Chiappero indagati, il motivo.

Ma quale sarebbe il motivo per il quale i due sono indagati? La spiegazione è presto detta: fornite, infatti, false informazioni al pubblico ministero sul caso Suarez. Agli atti, anche la proposta di contratto inviata dalla Juventus al manager del giocatore (6 milioni più bonus, ndr).

La testimonianza di Maurizio Lombardo.

Situazione che si è complicata dopo la testimonianza dell’ ex segretario generale della Juventus Maurizio Lombardo, oggi direttore dell’area sportiva della Roma.

A proposito del contratto inviato all’ entourage di Suarez, Agnelli aveva detto, scaricando di fatto Paratici: ““Io non mi occupo delle condizioni di contratto“.

Tale versione è stata messa in discussione proprio dall’ ex impiegato bianconero ai PM:

“Il 30 agosto 2020,  prima di mandare la mail all’avvocato Zaldua (avv. Suarez, ndr) ho provato a chiedere il nulla osta a Paratici. Lui mi ha scritto di mandarla prima al presidente Agnelli e poi all’avvocato del giocatore. Io risposi che avevo già mandato tale proposta al presidente un’ora prima. Il presidente non mi ha mai risposto ma Paratici mi ha riferito che ci aveva parlato lui e che potevo procedere. Mi hanno consigliato di non fare riferimento al ministro de Micheli. Al termine dell’interrogatorio ho avvisato Chiappero della conclusione e che tutto era andato bene. Il giorno dopo erano d’accordo a vederci ma poi in considerazione delle notizie che ho appreso dalla stampa ho rinunciato a incontrarlo. Ho sentito l’esigenza di non avere più contato con nessuno dell’entourage della squadra”.

 

 

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