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EURO 2020 Italia – Austria, Di Lorenzo in conferenza: “Devo tutto al Napoli, mia figlia si chiama Azzurra… Siamo pronti a dare il massimo”

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EURO 2020 Italia – Austria, Di Lorenzo in conferenza: “Devo tutto al Napoli, mia figlia si chiama Azzurra… Siamo pronti a dare il massimo”

Giovanni Di Lorenzo, difensore del Napoli e della Nazionale, ha parlato in conferenza stampa dal Centro Tecnico Federale di Coverciano a due giorni dall’Ottavo di finale di Euro 2020 Italia – Austria. Il terzino azzurro ha parlato di diversi argomenti come la sua carriera, i suoi trascorsi con il Napoli e le prospettive dell’Italia nella competizione europea. Queste le sue parole.

 

Euro 2020 Italia – Austria, inizia la conferenza stampa di Giovanni Di Lorenzo

 

Sull’Austria.
“Alaba ĆØ il giocatore per loro piĆ¹ importante. Sono fisici, giocano sopra ritmo, ma ci stiamo preparando bene. Mancano ancora due giorni e arriveremo preparati. Siamo l’Italia, scendiamo in campo per portare a casa la vittoria. Non c’ĆØ ansia, c’ĆØ solo concentrazione e voglia di giocare questa gara da dentro o fuori”.

 

Sull’ansia crescente.
“Direi di no. E’ una partita di calcio, adesso inizia il bello, iniziano le gare da dentro o fuori. C’ĆØ la giusta tensione, c’ĆØ la concentrazione per affrontare questa partita. Ci stiamo preparando bene. C’ĆØ atmosfera, sempre, bellissima”.

 

Sul Napoli in azzurro.
Siamo in tre, piĆ¹ qualche ex. Se sono qui, ĆØ merito del Napoli, dei miei compagni. Mi porto dietro questo apporto ricevuto. Sono contento di rappresentare il Napoli qui”.

 

Sul suo percorso di carriera.
“In questi anni ĆØ cambiato tanto, tutto. Mi sono ritrovato senza squadra poi sono stato bravo a non mollare, a crederci sempre, a fare tanti sacrifici. Adesso mi sto godendo questa esperienza. Ci sono stati tanti passaggi importanti in questi cinque anni, ho trovato club che mi hanno fatto crescere. Me la sto godendo alla grande, mi godo l’esperienza dando tutto me stesso”.

 

Sul suo ruolo.
“Quando vengo chiamato in causa cerco di fare il meglio. La concorrenza ĆØ tanta, cerco di mettere in difficoltĆ  il mister per schierarmi. Chiunque giochi si trova alla grande in questa squadra”.

 

Sui contagi crescenti in UK.
“Non ne abbiamo parlato ma ho letto anche io dell’aumento di contagi. Pensiamo alla partita, noi siamo qui per giocare”.

 

Sul reale valore dell’Italia che non ha ancora affrontato le big.
“Questo Europeo ha dimostrato che non ci sono gare facili. In campo internazionale ogni gara va sudata, va giocata. Veniamo da trenta partite senza sconfitte, non aver incontrato big non mi trova d’accordo. Noi diamo sempre il massimo, cercando di imporre il gioco. Il resto sono solo chiacchiere che si fanno”.

 

Sulla sua rapiditĆ .
“I dati lo dimostrano. Anche io non pensavo, non ci faccio molto caso. PerĆ² ĆØ una cosa che mi fa piacere: Spinazzola ĆØ velocissimo, sono contento di essere tra i primi”.

 

Sulla partita.
“PuĆ² darsi che si giochi sulle fasce: loro hanno un giocatore importantissimo come Alaba ma sono tutti da tenere in considerazione, ora studiamo anche i loro ultimi punti deboli”.

 

Sull’Europeo.
“Ci sono tante Nazionali forti che stanno facendo bene. E’ un torneo complicato. Stiamo facendo un percorso bello, importante, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Iniziano le gare da dentro o fuori: Francia e Belgio lotteranno fino alla fine, speriamo di esserci anche noi”.

 

Sulla difesa azzurra.
“Si parla sempre della difesa, parlando con gli attaccanti. Ci stiamo difendendo bene, dobbiamo continuare a farlo. Abbiamo giocatori di grande valore, giocare con questi campioni, ĆØ piĆ¹ facile”.

 

Sulla sfrontatezza azzurra.
“Dobbiamo avere entusiasmo. Quello delle ultime partite, ma non deve cadere in presunzione, lo abbiamo dimostrato in questo percorso. Non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo. Ancora non abbiamo fatto niente, c’ĆØ entusiasmo, si respira un’aria positiva”.

 

Sul suo sogno azzurro.
“Ci speravo, ho sempre continuato a lavorare. Questi sacrifici mi hanno portato fino a qui, a essere in questo gruppo. Sono contento del mio percorso. Devo continuare, non ĆØ un punto di arrivo ma di partenza. E’ difficile arrivarci ma ancor di piĆ¹ restare e sta a me impormi nel mio club per restare in Nazionale”.

 

Sul suo paese, Ghivizzano, in fermento.
“Il paese ĆØ in fermento. Hanno messo il maxischermo, sono tutti ansiosi, c’ĆØ una grande maglia appesa al campanile. La mia famiglia sa cosa penso, lo sa mio fratello Diego (piĆ¹ grande di 4 anni, ndr) che sento sempre: le persone piĆ¹ vicine a me mi hanno aiutato, lui ĆØ stato tra questi e lo ringrazierĆ² per sempre. Chi ti vuole bene come lui lo si vede quando a ruota non gira”.

 

Sul VAR.
“Si nota in campo internazionale che c’ĆØ la tendenza a intervenire meno, solo magari in episodi veramente dubbi. E’ meglio, in Italia forse si sta utilizzando troppo. Dovremmo prendere esempio da questo”.

 

Su Napoli.
“Ci sono da due anni ma la gente mi ha preso subito in simpatia, mi trovo benissimo, io e la mia famiglia. Stiamo molto bene a Napoli: sono calorosi i tifosi”.

 

Sul tatuaggio del gladiatore.
“Come giocatore sono uno che dĆ  tutto, mi rispecchia il fatto di essere grintoso in campo, sempre sul pezzo”.

 

Sull’azzurro.
“Mia figlia si chiama Azzurra. L’azzurro ĆØ stato un colore che tra Empoli, Napoli, l’Italia, mi ha contraddistinto”.

 

 

Termina qui la conferenza stampa di Giovanni Di Lorenzo