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Juventus – Agnelli: “Con uomini competenti vogliamo tornare al top”

Juventus - Agnelli

Juventus – Agnelli: “Dobbiamo tornare ad essere la squadra che la gente conosce, ammira e di cui è tifosa. Con uomini competenti torneremo al top”

Con la speranza che ciò possa accadere presto, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova Juventus, è stata evidenziata l’area sportiva del club bianconero, che sarà guidata dal neo amministratore delegato Maurizio Arrivabene e dal direttore sportivo Federico Cherubini.

Agnelli è intervenuto in conferenza stampa insieme al vicepresidente Pavel Nedved.

Innanzitutto ha tracciato un bilancio dell’esperienza di Nedved: “E’ sempre stato determinante in questi anni. Dal 2015 è stato nominato vicepresidente e fino al 2018 ha interpretato questo ruolo con un occhio specifico sull’area sportiva. Una figura importante per la Juventus e per tutti noi”.

Poi è stata la volta di Maurizio Arrivabene: “Il suo curriculum parla per lui. Con le sue competenze potrà portare un valore importante all’area sportiva”.

Questo quanto detto su Federico Cherubini: “E’ un orgoglio per noi, perché è un magare formato interamente all’interno della Juventus. Molti progetti portano la sua firma, come la collaborazione con club europei di medio/alto livello. Ultima ma non ultima, la nascita dell’Under 23. Questa è la migliore squadra sportiva che la Juventus potrebbe avere, soprattutto in questo momento difficile”.

Inevitabilmente si parla della partecipazione alla Champions League e su proposte alternative alla Superlega: “L’anno prossimo la giocheremo. La soluzione della Superlega andava ad affrontare un momento di difficoltà già iniziato anni fa, come ho sempre sostenuto. La fase a gironi è abbastanza scontata, il vero pathos comincia con le gare ad eliminazione diretta. Bisogna pensare al futuro del calcio, pensando alle generazioni più giovani. La ‘generazione Z’ segue più di una squadre e segue per lo più grandi eventi. C’è bisogno di una seria riflessione, su eventuali nuove competizioni in un libero mercato”. 

Non poteva mancare un riferimento all’ex amico di Agnelli, Ceferin: “Io ho sempre avuto un uno rapporto con lui, ma nel mondo del business ci sono situazioni in cui non si può dialogare. Dimettendomi dalle mie cariche, sono stato il più corretto possibile. Detto questo, Alex rimane un’ottima persona e il padrino di mia figlia. Il tempo aggiusterà tutto”.

Gli obiettivi stagionali sul piano sportivo: “Ritornare dove eravamo, ma rispettando determinati parametri sul piano economico e finanziario”.

Sugli elementi che possono migliorare la squadra, in campo e fuori: “Fuori abbiamo lavorato molto e alcune figure le vedete qui oggi. Credo che sia importante avere anche figure esterne al mondo del calcio, ma con competenze importanti nell’ambito del business. Per il campo lascio parlare i miei colleghi”.

Sul possibile rinnovo di Cristiano Ronaldo: “Il suo arrivo è stato frutto del lavoro di più aree del club. L’operazione, a tre anni di distanza, presenta un riscontro positivo. Si parte da una valutazione tecnica, ma ogni operazione ha anche una valenza commerciale per i messaggi che è in grado di dare”.

Sul dialogo con la Lega e su eventuali altri aumenti di capitale: “E’ difficile trovare unione d’intenti, sia a livello nazionale che internazionale. Questo perché le dimensioni delle squadre sono molto diverse. L’industria del calcio ha 24 miliardi di fatturato nel 2020, ha un tasso di crescita medio del 12% e non ha risentito mai di ciò che è successo intorno a noi. Improvvisamente ci siamo bloccati e, all’interno di questo contesto, abbiamo dovuto utilizzare determinate risorse per ripianare le perdite. Ci vuole grande senso di responsabilità, per capire come queste risorse vanno utilizzate”.