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Morto suicida il Dottor De Donno, simbolo della lotta al CoVid che avviò le cure col plasma iper immune

Il dottor Giuseppe De Donno, uno dei medici simbolo della lotta al CoVid, padre della cura con il plasma iper immune è morto suicida

Il dottor Giuseppe De Donno, uno dei medici simbolo della lotta al CoVid, padre della cura con il plasma iper immune è morto suicida.

E’ morto l’ex primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, Giuseppe De Donno. Aveva 54 anni. Tra i volti della lotta al coronavirus nell’ultimo anno e mezzo, promotore in particolare della terapia con il plasma. Secondo quanto riporta la Gazzetta di Mantova, De Donno, 54 anni, è stato trovato morto nel pomeriggio di oggi nella sua casa di Curtatone, nel Mantovano.

Ancora non si sanno le cause e i motivi che hanno spinto il medico a togliersi la vita: sembrerebbe non abbia lasciato nessun biglietto. Da chiarire anche le circostanze della morte: sembra sia stato trovato impiccato in casa da alcuni parenti. Sulla vicenda indagano i carabinieri. Gli uomini del colonnello Antonello Minutoli, comandante provinciale dei carabinieri di Mantova, coordinati dalla Procura di Mantova stanno indagando per escludere eventuali responsabilità di terzi.

Abitava con la moglie Laura e due figli: Edoardo e Martina. Molti gli attestati di cordoglio da parte di molti cittadini attoniti per la scomparsa, che hanno ricordato De Donno per aver “salvato molte vite” con la sua terapia.

De Donno era ritenuto il medico simbolo della lotta al CoVid per il plasma iperimmune che aveva aiutato molti pazienti durante i primi mesi del 2020. Quelli più tragici nella lotta al coronavirus. Da mesi giravano voci sulla stanchezza del medico, che dopo 27 anni aveva deciso di optare per un cambiamento epocale per lui, che era entrato all’ospedale Carlo Poma subito dopo la laurea.

Dal 5 luglio era medico di base a Porto Mantovano e centinaia di pazienti facevano la fila per avere la sua assistenza. Questo però forse non gli ha fatto superare il periodo tempestoso appena trascorso. Nel reparto di Pneumologia era stato in prima linea contro l’epidemia e soprattutto aveva condotto la sperimentazione sull’utilizzo del plasma.