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Rrahmani: “Sono pronto a prendere l’eredità di Koulibaly. Se fossi italiano, tutti parlerebbero di me”

Il valore di Rrahmani

Rrahmani: “Sono pronto a prendere l’eredità di Koulibaly. Se fossi italiano, tutti parlerebbero di me”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rrahmani: “Sono pronto a prendere l’eredità di Koulibaly. Se fossi italiano, tutti parlerebbero di me”

 

 

 

 

 

 

 

 

Amir Rrahmani ha parlato in esclusiva al quotidiano Roma parlando del passato, del presente e degli obiettivi che intende raggiungere con il Napoli. Con molta personalità ha affermato che se dovesse prendere l’eredità di Koulibaly, non ci sarebbero problemi.

Il giocatore dopo un inizio non proprio entusiasmante nella gestione Gattuso, ora con Luciano Spalletti sembra aver trovato il giusto equilibrio e si è conquistato la titolarità sul campo, affiancando prima Koulibaly e poi Juan Jesus.

Di seguito le parole riportate:

 

“Sapevo che era difficile esprimermi in una grande squadra. Soprattutto perché venivo da un Verona che difendeva a tre e marcava a uomo. Ma conoscevo le mie qualità e quando ho cominciato ad avere continuità i risultati si sono visti. Adesso è arrivato il momento di capitalizzare tutto quello che di buono sto facendo migliorando le prestazioni.

Dico da sempre che se fossi stato italiano avrebbero parlato tutti di me. A quanto pare la mia nazione non è famosa calcisticamente parlando. Significa che devo impegnarmi ancora di più in modo tale da costringere la critica a seguirmi.

Juan Jesus? Ci siamo inizialmente studiati, poi dopo le prime due gare siamo migliorati. Ora sappiamo come giochiamo. Ci capiamo bene, sappiamo come gestire i movimenti. Juan è esperto, sta in Italia da dieci anni e ha giocato sempre in grandi squadre. Poi finalmente ha segnato

Errore Manolas con la Juve? Kostas ha vissuto la mia stessa situazione alla terza giornata di campionato quando permise a Morata di andare in vantaggio. Il calcio, purtroppo, non è una scienza esatta. Non puoi mai sapere cosa potrà succedere. L’importante è rimanere sempre umili e provare a dare tutto durante gli allenamenti. Io l’ho fatto e oggi mi godo il grande momento.

Io erede di Koulibaly? È una responsabilità grossa perché Koulibaly è Koulibaly. È il leader. Ma se dovesse accadere non ci sarebbero problemi. Quando si cresce aumentano le responsabilità e quindi sono pronto. Per me sarebbe un privilegio.

Covid? Personalmente sono stato asintomatico e quindi mi sono potuto allenare a casa tranquillamente. E sono rietrato velocemente. È fondamentale vaccinarsi in modo tale da evitare problemi”.