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Corsa Scudetto, l’appunto al Napoli del CorSera: “Non c’è mai davvero cattiveria”

Nonostante la caparbia vittoria di Roma, il Corriere della Sera muove un appunto al Napoli: “Nemmeno adesso che ogni partita è una finale trova davvero cattiveria”.

Corsa Scudetto, l’appunto al Napoli del CorSera: “Non c’è mai davvero cattiveria”.

Il Napoli, che si è ripreso dopo due mesi la testa della classifica (in coabitazione con il Milan, ndr), riuscendo a vincere contro la Lazio al 94esimo a Roma, ha dimostrato di essere anche caparbio e cattivo quando serve.

Dopo un’iniziale difficoltà, nel secondo tempo dell’ Olimpico non si è specchiato, come altre volte, nella propria bellezza (L’ANALISI) ma ha puntato sull’agonismo e voglia di vincere.

L’analisi de “il Corriere della Sera”, in edicola oggi, però, muove un appunto alla squadra di Spalletti.

Napoli, ancora poca cattiveria.

Per il quotidiano milanese, il Napoli, in lotta per il titolo con le due squadre di Milano, non ha (ancora) quella giusta dose di cattiveria per affrontare le restanti gare di campionato come delle finali.

Questa l’ analisi:

“Il Napoli è spesso bello da vedere, ma non ha una grande carica guerriera, ama giocare, lascia che sia la sua differenza tecnica ad aprire il solco.

Nemmeno adesso che ogni partita è una finale trova davvero cattiveria. A Roma ha sofferto per un tempo la Lazio in modo assillante, ripartendo poco, come potesse permettersi di perdere la partita. Con l’Inter si fermò nel primo tempo.

Spalletti ha battuto spesso su questa piccola calma che tarda a diventare prevalenza. Credo dipenda dai pochi gol che il Napoli segna con i suoi attaccanti. Gioca con due ali che non portano gol, Insigne ha segnato il suo primo su azione domenica scorsa. Politano è fermo ad altrettanto. Lozano è fermo proprio, infortunato. O segna Osimhen o bisogna aspettare che si alzino i centrocampisti. E per questo a volte ci vuole tempo, non sempre gli avversari lo permettono”.