Napoli e i tre calciatori in quarantena: ha violato il protocollo Covid? Sottosegretario Vezzali: “Ci pensa la Giustizia Sportiva”
Napoli e i tre calciatori in quarantena: ha violato il protocollo Covid? Sottosegretario Vezzali: “Ci pensa la Giustizia Sportiva”
Si riparla dell’impiego dei tre calciatori azzurri (Rrahmani, Zielinski e Lobotka) in campo a Torino contro la Juventus, nonostante il provvedimento dell’ASL 2 di Napoli.
Secondo alcuni potrebbero esserci grosse novitĆ , finanche la sconfitta 0-3 a tavolino per il Napoli.
Ripercorrendo la vicenda, il Napoli ha rispettato il protocollo Covid, che prevedeva la quarantena soft (casa-lavoro), per Zielinski, Rrahmani e Lobotka.
La quarantena obbligatoria disposta dallāASL 2 di Napoli prevedeva per i tre calciatori, Zielinski, Rrahmani e Lobotka, che il Napoli li isolasse e li sorvegliasse,
in modo che si evitasse il proliferare del contagio. Non era previsto il fermo dei calciatori.
Ed ĆØ ciĆ² che il protocollo Covid (firmato a giugno del 2020 da Ministero della Salute e Figc) prevedeva, ovvero la cosiddetta quarantena soft (casa-lavoro) per i lavoratori negativi al virus ma che hanno avuto contatti con positivi.
I calciatori in questione avrebbero dovuto indossare la mascherina. Questo ĆØ vero! SpetterĆ dunque alla Procura federale, con cui il Napoli pure si ĆØ confrontato
prima di dare il via libera ai giocatori, stabilire se ci sono state violazioni di questo tipo e se ci sono i presupposti per una sanzione.
Intanto Valentina Vezzali, sottosegretario con delega allo Sport, intervenendo all’evento dedicato ad Artemio Franchi a Palazzo Vecchio, nel rilasciare dichiarazioni
alla stampa, ha anche espresso la sua idea alla precisa domanda dell’inviato di FirenzeViola.it: “Cosa ne pensa del Napoli che ha schierato tre giocatori in
quarantena? –Quando sono sorte delle criticitĆ ad inizio gennaio su quello, abbiamo subito, in sintonia con i ministri, lavorato con la FIGC affinchĆ© ci fosse un
protocollo che mettesse nero su bianco le regole da seguire per tutti i club. Mi auguro che non debba essere piĆ¹ applicato, dal 31 marzo non siamo piĆ¹ nello stato
d’emergenza, gli stadi sono al 100% della capienza, ma auspico ancora che le persone possano attuare tutte le misure per tornare alla normalitĆ ”.
“Di questa violazione del Napoli che ne pensa? –C’ĆØ la Giustizia Sportiva che farĆ il suo corso ed arriverĆ ad un verdetto-“.
Il Sottosegretario con delega allo Sport ha poi continuato: “Dal mio insediamento ho sempre sottolineato come il calcio abbia bisogno di una serie di riforme create dall’interno. La situazione che si ĆØ venuta a creare dimostra ancora di piĆ¹ che il calcio sta soffrendo, ĆØ in crisi e sicuramente, per quanto riguarda il governo, stiamo lavorando per una serie di misure che nell’immediato possono consentire al mondo del calcio in particolare, ma a tutti, di risollevarsi. Saranno misure ad hoc per consentire al mondo del calcio di poter tornare a respirare e ad investire sui giovani, che oggi non giocano piĆ¹ nei cortili e sono sempre proiettati in casa a giocare con i social”.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.