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Victor Osimhen: “Spalletti è un genio e Napoli è…”

Victor Osimhen: “Spalletti è un genio e Napoli è…”

“La città mi ha cambiato la vita. La gente mi vuole bene”

Alla vigilia dell’importantissima sfida in chiave europea contro il Milan, mercoledi 12 aprile alle ore 21,00 a San Siro per la semifinale di andata della Champions League, Victor Osimhen spera in una convocazione da parte di Spalletti che possa permettergli di tornare in campo e dare una mano ai suoi compagni.

Victor è fuori squadra per aver accusato un fastidio all’adduttore sinistro di ritorno dalla sua nazionale e, gli esami a cui si era sottoposto, avevano evidenziato una lesione distrattiva che, soltanto grazie ai medici del Napoli, riuscirà a calcare il terreno di gioco nel più breve tempo possibile.

Intanto il centravanti napoletano è stato intervistato dal quotidiano franceseFrance Football, affrontando diversi temi:

“Napoli? Mi ha cambiato la vita, non avevo mai visto una cosa simile. La città vive per la squadra. Tifosi? Non mi preoccupano mai quando mi fermano per strada, vogliono solo darti affetto. Ed allo stadio sono incredibili. Per esplodere avevo bisogno del posto giusto, Napoli è il mio posto. Qualcuno non credeva in me al mio arrivo, ma il club ed i compagni sì. Non potrei essere più felice

Lille? C’era Galtier, al mio arrivo mi chiese quanti gol avrei segnato la prima partita. Mi sentivo come se giocassi in quella squadra da settimane. Segnai due gol e vincemmo. Fu una tale scarica di adrenalina, non l’avevo mai provata fino a quel momento in un grande stadio.

Spalletti? Faccio gol, ma sono anche il primo difensore altrimenti diventa matto. E’ un genio, se facciamo ciò che dice possiamo battere chiunque.

Origini? Da ragazzino pensavo solo a scappare via dalle difficoltà e dai guai. Ma sono felice di essere nato e cresciuto a Lagos, nelle difficoltà per inseguire i miei sogni. Sono molto legato alla mia terra, ho lasciato la mia città solo per il calcio e ci torno per mostrare a tutti che si possono coltivare i propri sogni. Ora ci rido, ma non è stato facile. Ho ricevuto tanti no, tante porte in faccia. Lo Charleroi mi ha fatto rinascere, dopo la prima stagione in Belgio già mi voleva un club italiano”.