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Focus azzurro-Napoli:Monza-La strada smarrita

Focus azzurro-Napoli:Monza-La strada smarrita-La consueta rubrica del giorno dopo

La strada smarrita- La comitiva Mazzarri pareggia in casa per 0 a 0 contro il Monza, rimanendo così ancora in un buio profondo, senza intravedere nessuno spiraglio di luce. Il Napoli ha giocato una brutta partita, decisamente contratta e nervosa ed è riuscito a pareggiarla solo grazie al rigore parato da Meret, tirato malamente da Pessina. La formazione azzurra appare in piena crisi calcistica e sembra aver perso incredibilmente il suo percorso, per ritornare ai livelli che gli dovrebbero spettare. Comunque rallegriamoci per il 2023, che sarà ricordato da tutti, come l’anno dello straordinario terzo scudetto azzurro. Ma ora focalizziamoci sulla partita degli azzurri. Bravissimo Meret, prima salva la sua porta da un paio di incursioni avversarie e poi para il rigore che gli fa guadagnare la gloria eterna. Il portiere come sappiamo è spesso criticato, ma bisogna anche elogiarlo quando lo merita. Appena sufficiente la prova degli esterni bassi Di Lorenzo e Mario Rui. Il Capitano non sta attraversando un periodo favorevole, però cerca di dare una mano alla combriccola proponendosi spesso in avanti, con alterne fortune. Propositivo Marittiello Rui, dal suo piede educato nascono i migliori cross per gli attaccanti, che però spesso e volentieri sbagliano la conclusione in maniera grossolana. Discreta la prova della coppia centrale formata per l’occasione da Rrahmani e Jesus. Rrahmani cerca sempre di rimanere lucido nel presidiare il veliero azzurro, è anche autore di un paio di conclusioni verso la porta monzese, che avrebbero meritato miglior fortuna. Sicuro Jesus, che sta diventando una bella novità nel cuore della difesa azzurra.

Il difensore si rivela ancora una volta validissimo nel gioco aereo.

Sottotono la gara del comparto mediano. Evanescente Zielinski, trotterella sul campo senza incidere più di tanto. Il polacco sembra svagato, forse perché continua a pensare alle sue beghe contrattuali. Impalpabile Zambo-Anguissa, non riesce ad essere brillante in nessuna delle due fasi e appare anche estremamente lento nella gestione della palla. Celebrale il Mago Lobotka, torna ai suoi eccelsi livelli cercando di indirizzare la squadra, ma non sempre viene seguito. Altalenante la prova del comparto avanzato. Reattivo Zerbin che tenta qualcosa sulla propria fascia di appartenenza, ma fallisce anche una ghiotta occasione, che grida ancora vendetta. Inconcludente Raspadori, cerca i tutti modi possibili di dialogare con i compagni d’attacco, ma è praticamente nullo sottoporta. La domanda sorge spontanea: Perché non schierare dall’inizio Simeone? Come sempre ai posteri l’ardua sentenza!

La strada smarrita-Elettrico ma spuntato Kvara, che si batte e si sbatte per tutto l’incontro, senza però cavare il famoso ragno dal buco.

Continuo a ripetere, il georgiano dovrebbe scartare di meno e collaborare di più con gli altri attaccanti. Assolutamente non determinante il contributo dei subentrati. Particolare nota di demerito per Gaetano, perché quelle occasioni a fine partita devono e sottolineo devono, essere concretizzate in rete. Concludendo il Napoli di Mister Mazzarri fornisce un’altra prestazione sbiadita e come detto inizialmente ha ormai perso la strada maestra. Adesso toccherà ad ADL rimescolare le carte nel prossimo mercato azzurro, per proporre nel 2024 una squadra competitiva quanto più simile a quella del filosofo Spalletti, che aveva letteralmente dominato lo scorso campionato…