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Milan-Napoli con i flashback del passato, Theo condanna gli azzurri tra mea culpa tattico e musi lunghi – Le Pillole del campionato del Napoli

Milan-Napoli sorride ancora ai rossoneri: basta il goal di Theo nel primo per gettare gli azzurri nel baratro lontani dal quarto posto tra defezioni, gastroenterite e gli errori tattici di valutazione di Mazzarri

Milan-Napoli ĆØ un fil visto, rivisto e ormai noto, messo in loop per ripeterne ogni anno le sofferenze. Che sia al Maradona, a San Siro, in campionato o in Champions, almeno una delle gare stagionali che vede scontrarsi rossoneri e partenopei deve andare male per Di Lorenzo e soci, condannati altresƬ da un periodo in salita nel quale gira davvero tutto storto. La rete di Theo Hernandez ĆØ un fulmine a ciel sereno e nonostante una ripresa propositiva per gli azzurri, il risultato non cambia, confermano il periodo sterile in attacco. Ma non solo questioni del campo: le defezioni alla vigilia, le parole di De Laurentiis, le scelte, opinabili, di Mazzarri e le voci dei protagonisti nelle Pillole del Campionato del Napoli!

Chi ben comincia ĆØ a metĆ  dell’opera

Che la settimana di avvicinamento a Milan-Napoli fosse lunga, complessa e particolare, lo si ĆØ capito sin dai primi giorni quando ĆØ stata indetta la conferenza stampa a sorpresa del presidentissimo De Laurentiis. Una chiacchierata fiume con i colleghi giornalisti su ogni tema analizzato al microscopio, iniziando dalle Guerre Puniche finendo a Spalletti, Giuntoli, Garcia e una piccola chiosa dolciosa e comprensiva su Mazzarri. Le quasi due ore di monologo si riescono a sostenere con il sorriso per la notizia spoiler della finale pasta e fagioli per tutti, tra commenti sulla linea, Pec, progetti di stadi, centri sportivi, il traffico di Castellammare, i contratti di Zielinski e Demme e chi piĆ¹ ne ha piĆ¹ ne metta (LE PAROLE).

Il silenzio della gastroenterite

Anche il prosieguo della settimana era giĆ  presagio di infausti eventi: non c’ĆØ infatti pace per Alex Meret che, appena rientrato da un infortunio resta nuovamente ai box per una brutta gastroenterite che dalla panchina lo trasferisce persino in tribuna a San Siro. E non solo: Mazzarri insieme alla societĆ  decide di non parlare alla vigilia, concedendosi ai microfoni degli addetti ai lavori soltanto nel post gara (L’ANALISI). Scelta piĆ¹ che sbagliata perchĆ© se il sabato qualche speranza di vincere sulla carta c’era, dopo il ko erano tutte svanite tra i cori beceri della Sud e i consueti striscioni offensivi. Attendiamo provvedimenti.

Voragine

Milan-Napoli inizia e, alla lettura delle formazioni, un brivido mi scende lungo la schiena. No, non ci siamo. Un 3-5-1-1 di laziana e interiana memoria, modulo che a parte una maggiore soliditĆ  difensiva, non regala troppa concretezza in attacco. E siccome gli azzurri ultimamente giĆ  fanno fatica a segnare, forse forse non era la serata giusta. In settimana mi chiedevo proprio questo: se la fortuna aiuta gli audaci, la squadra campione d’Italia perchĆØ ĆØ cosƬ guardinga e spaventata? Non mi aspetto a San Siro una squadra rinunciataria, non mi aspetto il Milan che passi in vantaggio all’unica, ottima, azione creata con una voragine in difesa. Same old way.

Mea culpa e ritorno alle origini

Nonostante Mazzarri sembri costantemente un cyborg con il tocco dell’orologio che diventa un avambraccio svolazzante a tutti i falli di mano non sanzionati dagli arbitri, Walterone resta per fortuna sempre un uomo che puĆ² sbagliare e ammettere il suo punto di vista fallace. Il mea culpa ĆØ importante, anzi, il doppio mea culpa: perchĆØ non solo ĆØ tornato alla difesa a 3 (+2) quando ha estromesso anche l’unica pedina in forma degli ultimi mesi, Matteo Politano. In campo dimostra tutta la sua voglia di spaccare il mondo…peccato da solo o almeno con il solo Mazzocchi. Si torna quindi alle origini ma il consueto caso dell’ultima mezz’ora con un “tutti dentro” che ormai non funziona neanche piĆ¹ (LE PAGELLE).Ā 

Un altro muso lungo

PuĆ² succedere qualcosa di ancor peggiore? E non mi dite il secondo posto di Geolier a Sanremo che no, non avrĆ  alcun peso sull’economia della musica mondiale dati i suoi enormi ascolti. Sarebbe potuto accadere qualcosa di ancor peggiore…che infatti ĆØ accaduto. In contemporanea di Milan-Napoli un certo Victor Osimhen che sicuramente ricorderete (si scherza, eh ndr) si stava giocando la finale piĆ¹ che meritata di Coppa d’Africa contro la Costa d’Avorio. Rimontona di Haller e compagni e Nigeria battuta in rimonta (LA NOTIZIA). Un altro muso lungo che si appresta a tornare a Castel Volturno, per una stagione che si conferma nefasta sotto tutti i punti di vista. Ma niente paura: se la classifica ĆØ da film horror ricordate che c’ĆØ ancora la gara contro il Sassuolo da recuperare…mai dire mai. Intanto alla prossima con le Pillole del campionato del Napoli!

Alessia Bartiromo
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