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Napoli-Genoa in fibrillazione tra la Rasmus mania e un problema che non esiste – Le Pillole di CasaNapoli

Napoli-Genoa regala tre punti pesantissimi ma sofferti agli azzurri confermandosi in vetta della classifica con la Roma e approfittando del pari a reti bianche tra Juventus e Milan.

Guai a pensare che Napoli-Genoa sarebbe stata una partita tranquilla. Come i recenti fantasmi del pre scudetto insegnano, mai sottovalutare il grifone che sonnecchia, pronto a tirar fuori gli artigli al Maradona. E persino la squadra di Conte va in svantaggio con la rete di Ekhator e la consueta dormita difensiva che sarebbe potuta costare davvero molto cara. Nella ripresa aumentano i giri e Di Lorenzo e soci iniziando a entrare davvero in partita, facendo partire la rimonta con Anguissa e Hojlund. Ma non è tutto: le voci dal campo, gli aneddoti e i commenti più irriverenti come sempre nelle Pillole di CasaNapoli!

Ritorno alle origini

Se n’ĆØ parlato tanto, forse troppo. Il famoso “equivoco tattico” che ha diviso un’intera cittĆ , un’intera tifoseria. C’ĆØ chi si ĆØ schierato al fianco di Scottino, un po’ per un debito di riconoscenza per lo scudetto cucito sul petto, un po’ per naturale ostilitĆ  verso gli ultimi arrivati e chi invece, ha fondato il partito dei “bimbi di De Bruyne”, da sempre innamorati di uno dei giocatori più forti di tutti i tempi. E poi c’ĆØ lui, Antonio Conte, che coccola tutti e cerca la migliore soluzione per averli sempre tutti nella mischia. Ma contro il Genoa no. E non chiamatelo turn over: ĆØ un ritorno alle origini, il ritorno del tanto invocato 4-3-3.

Una caffĆØ ristretto

Va bene la nostalgia di ciò che ĆØ stato ma il ritorno alle origini ĆØ una passeggiata tra i difetti del Napoli dello scorso anno. Pressing sterile, difficoltĆ  di costruzione, tanta ampiezza ma poca precisione, mente offuscata sulla trequarti dove Anguissa passeggia e l’unico ragionatore ĆØ Lobotka. Hojlund ĆØ costantemente falcidiato da falli e spintoni, Neres corre ma salta raramente l’uomo. E tra un po’ di melina e degli errori che neanche all’oratorio, al 33′ Ekhator ne approfitta e come un bel caffĆØ ristretto sveglia tutti dal torpore portando il Genoa in vantaggio. 0-1 al Maradona e tutto da rifare.

Il faro e il pendolino

Tra primo e secondo tempo hanno tremato i muri dello spogliatoio azzurro. Una bella strigliata come solo Conte sa fare e via, in campo ĆØ arrivata una squadra completamente diversa. Anguissa ĆØ diventato un mix tra Gattuso e Iniesta con le caratteristiche offensive di Haaland, Di Lorenzo ĆØ tornato a macinare gioco sulla fascia e dalla panchina sono pronti a fare il loro ingresso De Bruyne e Spinazzola. Sono come un faro e un pendolino, cosƬ in forma che bastano 5′ per far capire al Genoa chi ĆØ la squadra campione d’Italia. Prima Anguissa poi un Hojlund fenomenale per completare la rimonta, entrambe le volte con il saggio zampino dell’ex City, perchĆ© ĆØ davvero impensabile tenerlo fuori ora che ĆØ giĆ  nel suo prime partenopeo.

Acqua Santa

Ora ridiamo e scherziamo ma tra il goal di Ekhator e il raddoppio di Hojlund le coronarie hanno nuovamente avuto giusto qualche mezz’ora di cedimento. “Non si può andare avanti cosƬ, ormai si sa che il tifoso napoletano adda suffrƬ”, si ripete al Maradona, in una piacevole sensazione di rassegnazione a quel dolore che, infondo infondo, ormai fa anche piacere…basta che poi alla fine a sorridere siano gli azzurri. In tutta questa sofferta euforia, c’ĆØ stato un altro doppio momento di ansia e tensione: prima si ĆØ accasciato al suolo Lobotka, poi Politano che si vanno ad aggiungere ai lungodegenti Rrahmani, Buongiorno e Lukaku. Direi che può bastare no? Acqua santa per tutti.

Primato e riposino

La serata dona alla truppa partenopea un’altra bella notizia: Juventus e Milan non si fanno male e impattano l’un l’altra sullo 0-0. La classifica cosƬ ha solo due capolista, il Napoli e la Roma. Decisamente troppo presto per stilare i primi bilanci ma una cosa ĆØ certa: la sosta per gli impegni delle Nazionali sarĆ  importantissima per rifiatare, cercare di recuperare più infortunati possibili e studiare alternative in vista del prossimo tour de force a cavallo tra ottobre e novembre. Bisogna mantenere il ritmo e difendere assolutamente il tricolore cucito sul petto. Intanto buon riposo in un weekend senza serie A e alla prossima con le Pillole di CasaNapoli!

Alessia BartiromoĀ 
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