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Gianfranco Coppola: “Il Napoli paga la comunicazione…”

Gianfranco Coppola intervista KissKiss

Il giornalista Gianfranco Coppola è intervenuto nel corso di Marte Sport Live in onda sulle frequenze di Radio Marte

Il giornalista Gianfranco Coppola è intervenuto nel corso di Marte Sport Live in onda sulle frequenze di Radio Marte. Gianfranco Coppola si è soffermato su quanto accaduto in occasione del match tra Napoli ed Atalanta.

Il Napoli paga la comunicazione e mentre la Juve sa gestire ed incanalare ogni discorso, il Napoli non ha un dirigente che faccia da cuscinetto tra blocco tecnico e proprietà. Manca quella struttura societaria importante quando si compete tecnicamente a livelli alti”.

Lo stesso Gianfranco Coppola poi conclude:

“Nel calcio c’è troppo veleno e per questo ci vuole uniformità di giudizio”.

Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto anche Eugenio Albarella, preparatore atletico. Storico collaboratore di Zaccheroni, ha seguito il mister nell’esperienza alla Juventus ed in quella internazionale sulla panchina della nazionale giapponese.

Ha speso belle parole nei confronti del Napoli e della prestazione contro i nerazzurri dell’Atalanta. La squadra si è esaltata come solitamente fa nelle partite importanti contro avversari di grande livello.

Ha infine parlato alla vigilia del big match tra Roma e Napoli, convinto che i partenopei andranno in trasferta a giocarsi la gara. Per Albarella gli azzurri disputeranno una grande partita allo Stadio Olimpico.

Le parole in diretta a Marte Sport Live

“Contro l’Atalanta il Napoli ha disputato una prestazione di livello e questo dimostra come le energie nervose fanno la differenza. E’ sempre difficile fare una buona prestazione quando affronti una squadra inferiore, ecco perché nelle partite importanti contro Liverpool, Salisburgo e Atalanta ha ben figurato. Sono convinto che il Napoli farà una grande partita perché la Roma è squadra di livello. Poi sappiamo che ogni gara va giocata, ma il Napoli sarà in partita, non ne ho dubbi. 

La figura dell’arbitro è cambiata, non deve essere più protagonista.

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