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Serie A, i club d’accordo: taglio del 30 per cento degli stipendi annuali. Aic:”Proposta vergognosa e irricevibile”

Tommasi AIC

Taglio del 30 per cento degli stipendi annuali. Aic:”Proposta vergognosa e irricevibile”

Ecco quanto riportato dal quotidiano Repubblica, AIC ” proposta irricevibile” 
L’assemblea della Lega Serie A ha approvato oggi all’unanimità le linee guida sul taglio dei compensi a calciatori, allenatori e tesserati.

La formula elaborata da Dal Pino e De Siervo ha compattato i club (esclusa la Juventus che ha già un suo accordo interno) come di rado accade su temi così economicamente rilevanti.

L’intervento prevede una riduzione di un terzo (33 per cento, quattro mensilità ominicomprensive) della retribuzione totale annua lorda se non si riprenderà l’attività, e di un sesto (17 per cento, due mensilità medie) se nei prossimi mesi si completerà la stagione.

Omnicomprensivo significa che ci sono anche i premi.

I club, chiarisce la Lega, definiranno gli accordi con i tesserati (vedi Spy Calcio del 5 aprile), qualcuno potrebbe anche accordarsi su una cifra inferiore.

Il Napoli ha già un contenzioso coi suoi calciatori, De Laurentiis ha minacciato, “ritiro la squadra dalla Lega”

non voleva che nel comunicato fossero messe le cifre eventuali di perdita, sostenendo che avrebbero potuto creare un danno di immagine al sistema calcio.

Alla fine, dopo una lunga discussione, è stato deciso che non era il caso di fare conoscere queste cifre (la Lega peraltro aveva già parlato di un danno di circa 700 milioni in caso di stagione conclusa e di 220 se si torna in campo).

E così anche De Laurentiis ha votato a favore del taglio agli emolumenti ai giocatori.

La Juve, come detto, aveva già deciso tutto coi suoi giocatori ( prima degli altri club).

 

La linee guida stabilite oggi dalla Lega sono più severe dell’accordo del club bianconero un’abile operazione finanziaria.

Ora bisognerà vedere cosa risponderanno i calciatori ai loro presidenti.

Nei giorni scorsi il sindacato aveva parlato di un taglio al massimo di una mensilità.

In serata è arrivata la risposta, dura, dell’Aic.

“E’ una proposta vergognosa e irricevibile”.

Il vicepresidente, Umberto Calcagno, spiega:

“E’ chiara l’indicazione che si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi. L’unica parte rilevante del comunicato della Lega – prosegue – è l’inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori”.

Tommasi: “Follia da Lega di Serie A


“Se le società di serie A si devono trovare in assemblea per dire che non pagheranno gli stipendi, quando in realtà a tu per tu con i giocatori i singoli club stanno cercando accordi di buon senso, è molto preoccupante”.

Il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, è durissimo al telefono con l’ANSA

dopo che l’Assemblea di Lega ha votato un taglio di almeno due mesi di ingaggio.

“Come ha detto Messi, non riesco a capire la logica imprenditoriale alla base di questo comportamento: mettere in cattiva luce i giocatori, principali protagonisti dello spettacolo, quando tutti o quasi stanno già discutendo con i club come uscire insieme da questa crisi. Mi pare una follia”.

Malagò: “Positiva l’unanimità dei club”


Ci saranno dei contenziosi? “E’ molto positivo che ci sia stata questa presa di posizione all’unanimità delle società, che non è banale, di come gestire almeno dal loro punto di vista i loro rapporti con i giocatori”.

Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando l’accordo raggiunto in Lega di A su una comune linea di indirizzo per contenere l’importo rappresentato dagli emolumenti di calciatori, allenatori e tesserati delle prime squadre.

Il numero uno dello sport italiano ha anche sottolineato in positivo che “si è anche specificato – aggiunge Malagò a Radio Centro Suono Sport – che si potrà tornare a giocare solo se sarà preservata la salute dei giocatori e di chi entrerà in contatto con loro”.

Gabriele Gravina intanto le studia tutte, pur di salvare questa annata: adesso ha ventilato l’idea di giocare sino a settembre-ottobre.

Si finisse in autunno, dopo un breve periodo di risposo, la stagione 2020-21 riprenderebbe in pieno inverno e si chiuderebbe nell’autunno successivo dopo una sosta estiva

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