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Mario Sconcerti – TMW Radio, Se Lotito mi vuole dire che da fine aprile possiamo giocare a pallone, a me non piace: il calcio va giocato con allegria e umanità, altrimenti mi viene offerto un calcio contraffatto

Juventus Napoli

Mario Sconcerti – TMW Radio

Il calcio è fermo al palo, ma tutti i componenti del mondo “pallonaro” sono in fibrillazione e sperano quanto prima di ricominciare: le Società per gli introiti e salvare i bilanci che in questo momento fanno piangere;

I calciatori hanno voglia di giocare

i calciatori perchè la loro voglia è giocare, divertire e divertirsi (e mantenere integro il portafogli già minato da un’eventuale decurtazione stipendiale, da 2 a 4 stipendi lordi);

Le Pay Tv per evitare che i propri clienti chiedano in massa rimborsi (SKY autonomamente offre uno sconto ai suoi abbonati fino al 31 Maggio di 15 euro al mese);

gli allibratori per riprendere le redini e tornare a guadagnare.

Tutto questo attualmente è quanto ruota intorno allo stop del calcio.

Mario Sconcerti risponde a Lotito

Mario Sconcerti, noto giornalista sportivo, su TMW Radio, ha voluto sottolineare il pensiero del presidente della Lazio Lotito fatto sul paragone tra allenamenti dei calciatori e fabbriche:””Il paragone ci sta, ma a me personalmente, perché qui non ci sono verità assolute, non piace dove Lotito vuole andare a parare. Se mi vuole dire che da fine aprile possiamo giocare a pallone, a me non piace: il calcio va giocato con allegria e umanità, altrimenti mi viene offerto un calcio contraffatto, chiuso, con remore”.

“Addirittura si parla di far giocare tutte le partite a Roma, ma io di un campionato così non so che farmene. Non ho modo di ricominciare così, si riparte quando cambia tutto. Con squadre ed entusiasmi nuovi…”.

Giocatori chiusi in albergo

“Se devo fare tutto ciò per difendere il vecchio, un campionato stra-usato che ha senso per Lazio e Juve e basta, francamente, ne faccio volentieri a meno. Senza contare che bisognerà chiederlo ai giocatori: è contraddittorio chieder loro tagli di stipendi e poi tenerli un mese o due reclusi negli alberghi, senza uscire e vedere nessuno per giocare ogni tre giorni”.

Mario Sconcerti – TMW Radio

Società piene di debiti, ma non c’entra il virus

“Mi sembra una situazione fantascientifica, sproporzionata. Anche quando dico che si rischiano 500 milioni di debiti dico benissimo, sono 500 milioni diviso 20. Se il futuro dipende da 25 milioni, in un mondo dove il fatturato supera i 2 miliardi, significa che la società è gestita male. E infatti sono piene di debiti, e non c’entra il virus”.

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