La Procura di Perugia non riesce a contattare Suarez per interrogarlo
La Procura di Perugia ha provato più volte, ma invano, a raggiungere l’attaccante uruguaiano
Procede l’inchiesta della Procura di Perugia sul caso del presunto falso esame di italiano sostenuto da Luis Suarez per ottenere il passaporto comunitario.
La Gazzetta dello Sport riporta che i magistrati hanno intenzione di ascoltare la versione del calciatore sulla vicenda. Tuttavia, finora non c’è stato l’interrogatorio perché l’atleta si è reso irreperibile.
Dall’Umbria è partita una rogatoria ufficiale, ovvero un’esplicita richiesta di parlare in videoconferenza con l’attaccante in merito all’indagine in corso. Finora però non è stato possibile organizzare l’incontro da remoto.
Le esigenze della Procura di Perugia sono andate a sbattere contro gli impegni e le complicazioni di Suarez sorti dopo il suo trasferimento da Barcellona a Madrid (sponda Atletico).
Nonostante ciò, la Gazzetta dello Sport sostiene che prima o poi l’interrogatorio ci sarà. Il centravanti uruguaiano infatti deve fornire delle risposte su alcuni punti della vicenda esame di italiano.
La magistratura vuole capire che ruolo ha avuto in questa situazione: da quando è stata scelta Perugia come sede del colloquio dopo i contatti tra la Juventus e l’ateneo umbro, fino al momento in cui sono stati presi accordi per l’esame, con le domande inviate via mail in anticipo.
La magistratura indaga per capire il grado di coinvolgimento della Juventus
In attesa di poter finalmente ascoltare Luis Suarez, la Procura di Perugia procede con l’inchiesta. Gli inquirenti vogliono innanzitutto vederci chiaro sul ruolo che potrebbe aver ricoperto Fabio Paratici.
Il direttore sportivo della Juventus si è detto tranquillo e ha evidenziato che, se dovesse tornare indietro, continuerebbe a comportarsi come ha fatto.
In merito alla telefonata all’amica Paola De Micheli (ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti) ha affermato che, a suo modo di vedere: “Fare domande non è un reato”.
Gli inquirenti umbri però sembrano pensarla diversamente. Infatti Paratici per adesso risulta indagato per “false informazioni al pubblico ministero”.
Quando il procuratore di Perugia Raffaele Cantone gli ha chiesto se ha preso contatti con esponenti delle istituzioni o della politica italiana per l’acquisizione della cittadinanza italiana da parte di Suarez, il dirigente bianconero ha risposto: “Assolutamente no”.
Dunque, secondo i giudici, alla luce dei fatti questa risposta non sarebbe stata veritiera. Inoltre si sta cercando di chiarire il coinvolgimento della Juventus.
La Procura di Perugia sta cercando di scoprire perché il club torinese, a pochi giorni dal discusso esame di italiano dell’attaccante, si è improvvisamente tirato indietro.
Su tutti, c’è un momento sul quale gli inquirenti si stanno soffermando. Quando dal Viminale hanno comunicato alla Juventus che la pratica relativa all’ex Barcellona si sarebbe potuta risolvere al più presto, non è arrivata alcuna risposta.
Probabilmente la società bianconera aveva già deciso di puntare su un altro obiettivo di mercato, ma potrebbe esserci anche dell’altro. Ed è questo che i magistrati umbri stanno cercando di chiarire.
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria, laureata in scienze umanistiche presso l’Università degli Studi di Genova. Ha ideato e condotto su Liguria Web Tv la trasmissione sportiva “Genoa e Samp i colori del calcio”, ha partecipato ad Antenna Blu al programma Footgolf, canale 16 del digitale terrestre, e in molte altre emittenti genovesi. Da sempre appassionata di calcio e di sport a 360 gradi, ha iniziato presso La Settimana dello Sport (giornale sportivo di Genova) e adesso è redattrice sportiva presso CasaNapoli.net