L’ effetto CR7 sulla Juve: pronti 400 milioni di ricapitalizzazione
Pandemia e CR7, la Juve non lascia e raddoppia: pronti 400 milioni di ricapitalizzazione. E sono 700 con quelli di appena un anno fa…
L’ effetto CR7 sulla Juve: pronti 400 milioni di ricapitalizzazione.
La conferenza stampa dell’ altro giorno che ha visto protagonista Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, ha messo a nudo tutte le difficoltà che il calcio italiano (e non solo) sta vivendo.
Un rosso di bilancio da “appena” 20 milioni di euro (con costi fissi saliti alle stelle) spinge la proprietà azzurra a rivedere il piano di investimenti.
“Devo abbassare i costi e sarà quel che sarà”, questo in sintesi il pensiero del produttore cinematografico che paga, anche, il secondo anno consecutivo senza Champions.
Ma, come si dice in questi casi, “mal comune mezzo gaudio”, considerando che la crisi ha colpito un pò tutte le società calcistiche del Bel Paese. L’ Inter scudettata, ad esempio, dopo l’ addio di Antonio Conte, punta ad un drastico ridimensionamento e l’ imminente cessione di Hakimi al PSG ne è la prova.
Anche l’ altra milanese non può certo sorridere: nonostante il ritorno in Champions dopo anni, Maldini e Massara devono tenere d’ occhio il bilancio.
Ma il contenimento dei costi non vale per tutti.
La Juve raddoppia…
Il CdA juventino, ad esempio, per affrontare gravi le perdite di bilancio, ha approvato una ricapitalizzazione da ben 400 milioni di euro (record per la storia bianconera). Cifra che si somma a quella messa nelle casse societarie appena un anno fa con la ricapitalizzazione da 300 milioni.
Exor, la holding (con sede in Olanda…) che controlla la Juventus e il gruppo FCA, ha messo sul piatto, in questi due anni, ben 450 milioni di euro e lo stesso gruppo industriale di famiglia, pare aumenterà l’ esborso per il main sponsor (Jeep) a 45 milioni di euro annui (più gli immancabili bonus “facilmente raggiungibili”)
E pensare che FCA manda a giorni alterni operai in cassa integrazione; ammortizzatore sociale pagato, a conti fatti, dai contribuenti. Ma questa è un’ altra storia…
Ritornando alla Juventus. I comunicati ufficiali, parlano di perdite dovute alla pandemia, ma non si può non sottolineare come dall’ estate del 2018, cioè da quando Cristiano Ronaldo è arrivato a Torino con i suoi 60 milioni di euro di ingaggio lordi, siano iniziati la sfilza di bilanci in rosso.
L’ investimento non ha portato i risultati sperati, anzi: con Ronaldo la Juve ha addirittura peggiorato i risultati sportivi e la Champions è sempre più un sogno per gli Agnelli.
Qualsiasi altra società, in queste condizioni, avrebbe portato i libri contabili in tribunale (il Napoli nel 2004 è fallito per molto molto meno, ad esempio), ma gli Agnelli no, grazie ad Exor (e al gruppo FCA) che rilanciano, a prescindere, le ambizioni del club di famiglia.
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