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Sconcerti: “L’Italia di Mancini involuta come la Juve di Allegri”

Mario Sconcerti giornalista

Mario Sconcerti mette a confronto le difficoltà degli azzurri con quelle della Juventus

L’Italia di Mancini è diventata normale, scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. Ha subito un’involuzione come la Juve di Massimiliano Allegri.

“L’Italia di Mancini è tornata normale, era un suo diritto – sottolinea il giornalista fiorentino – Aver vinto l’Europeo non significava essere i migliori per i prossimi quattro anni, significava essere stati i migliori di quel torneo. Stavolta – aggiunge – non si possono dare colpe a chi non c’era, come Immobile. Sono altri i giocatori ad essere mancati, ed erano in campo”.

“La bella Italia si è persa quando è uscito Spinazzola”

“Stavolta non può essere nemmeno colpa di Immobile, anzi molto rimpianto – evidenzia Sconcerti – È mancato Chiesa, anche se è stato l’unico che ha tirato; non c’è stato Insigne. Era attesa l’assenza di Belotti, ma non così totale, poco ha dato Barella, normale è rimasto Jorginho che ha dato ordine contro un avversario ordinato, cioè il minimo”.

Quindi il paragone con la Juventus: “È come se avessimo la stessa involuzione della Juve, manca costruzione di gioco dal basso e chi possa riempire la parte finale del gioco.

La bella Italia si è persa quando è uscito Spinazzola quattro mesi fa – spiega il giornalista toscano – Senza il giocatore che permetteva due ruoli e molti schemi, siamo scoloriti in fretta. Oggi siamo come gli altri”.