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Lutto nel mondo del cinema: è morta Lina Wertmuller. Fu la regista del film cult “Io speriamo che me la cavo”

Lutto nel mondo del cinema: è morta Lina Wertmuller. Fu la regista del film cult “Io speriamo che me la cavo”

Lutto nel mondo del cinema: è morta Lina Wertmuller. Fu la regista del film cult “Io speriamo che me la cavo”

È morta Lina Wertmuller, grandissima regista di film indimenticabili come Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto e Pasqualino Settebellezze. Prima donna a essere candidata come regista agli Oscar nel 1977 con il film di cui era protagonista Giancarlo Giannini, nel ruolo di un guappo napoletano, nel 2019 ha ottenuto l’Academy Award onorario. La regista, il cui vero nome era Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich, è morta nella sua casa romana, aveva 93 anni. Era nata nella capitale il 14 agosto 1928, origine aristocratiche e svizzere, sposata allo scenografo Enrico Job con cui ha adottato la figlia Maria Zulima. Pioniera in quanto donna nel campo della regia, è un punto di riferimento di moltissime registe in tutto il mondo.

Occhiali bianchi, suo segno stilistico tanto dal dare il titolo a un documentario su di lei uscito nel 2015 (Dietro gli occhiali bianchi), grande intelligenza e profonda ironia, Lina Wertmuller rimarrà nella storia della cultura italiana e nel mondo “per il suo provocatorio scardinare con coraggio le regole politiche e sociali attraverso la sua arma preferita: la cinepresa“. Questa la motivazione che l’Academy ha dato per il suo Oscar alla carriera. La camera ardente per Lina Wertmuller sarà allestita in Campidoglio.

Tra i suoi film di enorme successo “Io speriamo che me la cavo” del 1992, con Paolo Villaggio. Pellicola di successo che riprende le gesta di un maestro del Nord in un paesino nel Napoletano. Un cult che soprattutto al Sud ha avuto un successo incredibile. Il 22 dicembre 2015 il sindaco di Napoli Luigi de Magistris le conferisce la cittadinanza onoraria della città.