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Cassano su Insigne: “Meritava di chiudere la carriera a Napoli, avrebbe battuto ogni record”

Cassano su Insigne: “Meritava di chiudere la carriera a Napoli, avrebbe battuto ogni record”.

Antonio Cassano, oltre ad essere un ex calciatore è stato ed è un eterno ragazzo capace di esaltare la propria personalità, lo faceva durante il gioco, ma anche al di fuori del gioco.

Antonio Cassano una promessa realizzata del calcio italiano

Questo il motivo per cui fu coniato il termine  il re delle cassanate (un neologismo inventato da Fabio Capello, allenatore del Pibe di Bari).

Al di là di tutto Cassano è stato una promessa realizzata del calcio italiano e avrebbe potuto fare molto di più se avesse curato e difeso meglio se stesso ed il suo personaggio.

Cresciuto nel settore giovanile del Bari viene subito accostato a Roberto Baggio per il suo modo di giocare. A 19 anni, nel 2001, si trasferisce alla Roma, con cui vince la Supercoppa italiana.

Nel gennaio 2006 passa al Real Madrid, ma la sua permanenza in Spagna non è felice tanto da rientrare in Italia e vestire la maglia della Sampdoria.

A Genova trascorre i suoi anni migliori, fornendo 42 assist e segnando 41 reti in 115 sfide tra campionato, Coppa Italia, Coppa UEFA/Europa League e Champions League.

Negli anni seguenti, Cassano veste le maglie del Milan, dove vince lo scudetto 2011 e un’altra Supercoppa italiana, e dell’Inter, dimostrando sempre ottime qualità da assist-man.

Cassano, vice campione d’Europa nel 2012.

Con la nazionale italiana è stato vicecampione d’Europa agli Europei 2012.

FantAntonio, altro nomignolo affibbiatogli, ha voluto anch’egli dire la sua sul successo del Napoli contro la Salernitana e di Lorenzo Insigne: “Mi dispiace perché meritava di chiudere la carriera a casa sua e avrebbe potuto superare tutti i record, sia di gol che di presenze”.

Spalletti sta migliorando il Napoli di giorno in giorno

“Con la Salernitana è stata una partita a senso unico dall’inizio alla fine. Per fare due nomi a caso, Juan Jesus era fuori da tutto, Anguissa giocava nel Fulham. Stanno facendo un capolavoro. Lobotka incredibile. Voglio anche fare i complimenti a Insigne che ha raggiunto Maradona a 115 gol. Se andiamo a vedere quello che Lorenzo ha fatto a Napoli è veramente un dispiacere che andrà via. Mi dispiace perché meritava di chiudere la carriera a casa sua e avrebbe potuto superare tutti i record, sia di gol che di presenze. Per quanto riguarda la squadra continuo a sottolineare il lavoro di Spalletti, sta facendo un capolavoro. Dall’inizio ha messo la sua impronta e sta facendo benissimo. Penso che fino all’ultimo l’unica squadra che starà agganciata all’Inter sarà proprio il Napoli”.