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La Champions del Napoli dalla A alla Z – Il Salisburgo strappa il pari, qualificazione rimandata e caos nel ventre del San Paolo

La Champions del Napoli dalla A alla Z riassume perfettamente la tendenza degli azzurri e complicarsi costantemente la vita, rimandando la qualificazione alla fase successiva della blasonata competizione europea

Solo un pari contro il Salisburgo passato persino in avvio in vantaggio con un calcio di rigore di Haland, al quale ha risposto Lozano nel finale di primo tempo. Poi, tantissimi errori sotto porta da parte dei partenopei, la solita mole di legni colpiti e passaggio del turno rimandato. A preoccupare perĆ², il caos successo a fine partita nel ventre del San Paolo, con un inconsueto silenzio stampa ed il ritiro interrotto probabilmente proprio dai veterani azzurri. Tutte le curiositĆ , i dettagli e le dichiarazioni dei protagonisti nel consueto appuntamento con la Champions del Napoli dalla A alla Z!

A come Assenza di segnale

Cari amici della Champions del Napoli dalla A alla Z, diciamo che la serata non inizia proprio bene per nessuno. In primis, un nubifragio si infrange su tutta la Campania, stadio San Paolo e Napoli compresi ma in particolar modo sulle parabole della pay per vieux. Il messaggio “assenza di segnale” ĆØ ormai un incubo ricorrente, peggio dell’ormai sorpassata rotella di Dazn che ci ha accompagnato per un anno intero. Ma non ci lasciamo abbattere: via con app, cellulare, tablet, togli l’Hd, rimetti l’Hd, fai reset e riavvia. Ciliegina sulla torta di 90′ da esaurimento, il rigore decretato dall’arbitro Marciniak. Assenza di segnale per tutti, insomma.

B come Bah

Cronologicamente parlando, l’assenza di segnale giĆ  ha sfinito in avvio match le energie vitali di ogni tifoso azzurro. Tutto diventa perĆ² ancor piĆ¹ acre all’11’ quando un Koulibaly scomposto su Hwang regala il penalty al Salisburgo. Tutti basiti, in particolar modo per l’intervento al quale Kalidou non ci ha mai abituato, lasciandoci ahimĆØ basiti per qualche secondo. Ottima realizzazione da parte del solito Haland ed una gara che il Napoli avrebbe dovuto vincere con carattere, si trasforma paradossalmente in salita. Per fortuna poi ci pensa Lozano ed almeno un punto ĆØ servito. Bah.

C come Convergenza

Problemi di intensitĆ , di carattere e soprattutto di convergenza in questa Champions del Napoli dalla A alla Z. Le occasioni da rete ci sono state in abbondanza in particolar modo nel primo tempo eppure gli azzurri, hanno trovato il pari solo al 44′. Merito del Salisburgo si puĆ² pensare…ed invece no, il demerito ĆØ stato della convergenza, quella che i piedi di tante pedine partenopee non hanno goduto. Trovare lo specchio della porta ĆØ infatti difficile come convincere Malcuit a tagliarsi i capelli, persino quasi impossibile. Ben 15 occasioni da gol e solo un tiro in porta, proprio la rete dei partenopei. Stesso registro anche nella ripresa, dove si sarebbe potuto anche vincere con quattro nitide occasioni di Insigne, Llorente e Zielinski. Tutti dal meccanico.

D come Do or Die

Do or die scrive il Salisburgo sui suoi canali social alla vigilia, quasi a parafrasare il piĆ¹ classico dei dentro o fuori. Grande rispetto quello del club austriaco verso i partenopei, facendo persino riferimento a cenni storici e culturaliĀ (LEGGI QUI I DETTAGLI). Dalla sirena Partenope che riprende le parole di mister Marsch fino alle punte di diamante Milik e Mertens, passando persino per il restyling del San Paolo con gli scintillanti e colorati sediolini. “Lā€™impianto degli anni ā€™50 ha le caratteristiche diĀ unā€™arena dei gladiatori (…) ma non cā€™ĆØ da preoccuparsi:Ā quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare”. SarĆ  per la prossima…

E come Empatici

Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, scrive il Salisburgo e nel caso del Napoli, i duri come sempre ci mettono la faccia. E’ questo ancora il caso del capitano Lorenzo Insigne che ha parlato nel post gara del San Paolo analizzando anche il momento dei suoi, spendendo parole importanti per il gruppo ed in particolare per Ancelotti (LEGGI QUI LE DICHIARAZIONI COMPLETE).Siamo un gruppo unito ed ĆØ merito del mister che ci fa stare tranquilli e cerca di toglierci pressioni in questo momento non facile. Noi gli siamo grati e vogliamo fare bene per lui, ci dĆ  una grande mano e merita di ottenere successi”. Questione di empatia o forse anche di diplomazia, fatto sta che solo uniti si puĆ² uscire da questo momento in salita, tutti insieme, nella stessa direzione. Insieme.

F come Fate entrare Llorente

Riavvolgiamo il nastro di Napoli-Salisburgo ed arriviamo al 24′: gli ospiti sono giĆ  in vantaggio mentre gli azzurri si divertono a colpire in volo i piccioni sulle curve del San Paolo con tiri ghiotti sbilenchi e fuori misura. Mentre l’ansia inizia a salire, una voce interrompe la concentrazione: “Fate entrare Llorente!” Eh sƬ, ĆØ ancora la mia mamma, che in quel momento perĆ², ha rappresentato il pensiero di una tifoseria intera. Il Fernandone Nazionale accontenterĆ  i piĆ¹ soltanto all’86’ creando un ampio malcontento visto che in soli due minuti si ĆØ reso pericolosissimo con altrettanti colpi di testa che stavano per beffare Miguel. Intempestivi.

G come Guanto di sfida

L’ha vissuta con molta carica la sfida contro il Napoli. Non si ĆØ tirato indietro nelle dichiarazioni pre partita, non snaturando neanche sul campo la propria identitĆ  al cospetto di una squadra ad un passo dalla qualificazione matematica. Il tecnico del Salisburgo Jesse Marsch ha le idee chiare e voleva sin da subito mettere in difficoltĆ  Mertens e soci (LEGGI LE DICHIARAZIONI). “Il Napoli ĆØ una squadra super, ma anche noi siamo molto fortiā€ tuona, quasi a prevedere ciĆ² che sarebbe successo. Profetico.

H come Home

Nel caos del post partita di Napoli-Salisburgo dove ad essere padrone della scena ĆØ soltanto un silenzio assordante in mixed zone con la fuga di Ancelotti e dei protagonisti azzurri, rimbomba la notizia che il ritiro azzurro ĆØ sciolto (LEGGI QUI I DETTAGLI). AhimĆØ perĆ², non si sa con precisione chi lo abbia sciolto, chi lo abbia deciso. A prescindere da ciĆ² perĆ², si torna a casa, dai propri cari perchĆØ forse ĆØ proprio quello che ci vuole: una parola amica, un volto conosciuto, un abbraccio, una sincera rassicurazione che tutto andrĆ  bene, tutto si sistemerĆ , la certezza che c’ĆØ ancora qualcuno che crede in te, in voi, in questa squadra. Per ricordare inoltre, che nulla ĆØ perso e che forse si sta davvero troppo esagerando.

I come In bocca al lupo

In questa Champions del Napoli dalla A alla Z, abbiamo giĆ  parlato di un Salisburgo particolarmente carico alla vigilia del big match di Napoli. C’ĆØ stata perĆ² una dichiarazione che ĆØ risuonata nelle orecchie di tutti i tifosi all’ombra del Vesuvio e che ancora oggi non ĆØ andata giĆ¹ a tanti: si tratta delle parole del difensore Andreas Ulmer. “Auguro il meglio al Napoli…in Europa League” (LEGGI LE SUE PAROLE). E via di scaramanzia, si tocca ferro, si getta il sale, corni, cornicielli, quadrifogli, coccinelle e chi piĆ¹ ne ha piĆ¹ ne metta. VabbĆØ che male male che vada la proviamo a vincere questa Europa League…

L come Lozano

Protagonista indiscusso della notte di Fuorigrotta ed anche della Champions del Napoli dalla A alla Z ĆØ senza dubbio un ritrovato e rinvigorito Hirving Lozano, tornato a fare per fortuna la differenza in maglia azzurra. Dopo un periodo di appannamento, ĆØ sceso in campo con gli occhi di brace e particolarmente motivato, trovando la bellissima rete al 44′ e sfiorando piĆ¹ volte la doppietta come nella stupenda azione personale 57′, con il destro che va di pochissimo a lato. Tecnica, qualitĆ  e percussione al servizio della squadra, arme sicuramente in piĆ¹ da sfruttare in questo periodo di alti e bassi e che ha ricevuto anche i complimenti del presidente De Laurentiis. Forza Chucky!

M come Masticagomme

Che le cose non stessero andando proprio bene in Napoli-Salisburgo lo si capiva dal volto teso, serio e concentrato diĀ  Ancelotti, tutto gomme e sopracciglia. Mentre Davide ĆØ seduto ed intento a dare le solite urlanti indicazioni alla squadra, sir Carletto da Reggiolo ĆØ un vulcano lƬ lƬ per eruttare. Si inizia giĆ  al 28′ quando la camera lo sorprende a fare un ricambio gomme quasi spasmodico. Poi ancora alla rete di Lozano al 43′ quando prende a volo quasi tutto il pacchetto di chewingum rischiando la morte per affogamento. Ma almeno era felice. Non si puĆ² dire lo stesso sul finale di secondo tempo, quando l’ombra del semi fallimentare pari si fa sempre piĆ¹ nitida: via di sopracciglio e fuga concordata.

N come Non preoccupatevi

Se la settimana ancora corta del Napoli ĆØ stata alquanto pesante dopo i postumi dell’amarissima sconfitta contro la Rom, c’ĆØ chi ha predicato calma ed ottimismo come sempre. Si tratta delĀ  presidentissimo Aurelio De Laurentiis, che ha parlato ai canali ufficiali partenopei, toccando svariati temi. Considerando che la questione ritiro la affronteremo tra qualche lettera, c’ĆØ stato un monito che ha colpito la mia attenzione, degno dell’evergreen vivi e lascia vivere, ossia “Non preoccupatevi” (LEGGI LE SUE PAROLE). SƬ, non preoccupatevi se non si vince da quattro partite, se si ĆØ al settimo posto, se la vetta ĆØ lontanissima, se succedono cose strane nello spogliatoio, se io e Carletto non siamo concordi su tutto, se non si sa chi abbia interrotto il ritiro ed il calciatori sono fuggiti via, ed ancora se serve l’acqua di Lourdes per gli infortuni. Scherzi a parte, ADL ha ragione: siamo solo all’inizio, non preoccupatevi. E siamo certi che preoccupato invece, lo ĆØ proprio lui.

O come Ombrello

Torniamo poco seriosi in questo giĆ  amarognola Champions del Napoli dalla A alla Z. Abbiamo parlato di gol, dichiarazioni, sorprese, previsioni, delusioni…ed anche di gesti estremi. Eh sƬ, avete proprio capito bene. Protagonista ancora una volta di un dettaglio che ha attirato la mia attenzione ĆØ ancora il tecnico del Salisburgo Jess Marsch che al 44′ ha una mimica un po’ particolare nel cercare di richiamare l’attenzione su un inesistente tocco di braccio al gol di Lozano. Qualcosa che rimanda troppo una consuetudine napoletana, forse per ricordare al contempo anche i tifosi che nelle serate piovose bisogna portare con sĆØ l’ombrello. Ridiamoci su, vĆ .

P come Pali

Finalmente oggi possiamo dire con certezza in questa Champions del Napoli dalla A alla Z che siamo stati profetici. Vi rimando subito all’ultimo lunedƬ del Napoli dalla A alla Z nel quale avevamo scritto che tra tutti i pali e le traverse colpiti, mancava soltanto il rimbalzo sul palo interno (LEGGI QUI). Ebbene, contro il Salisburgo ĆØ successo anche questo e dopo i soliti due legni colpiti con immensa nonchalance, arriva il momento topico: ĆØ il 73′ quando il tiro di Insigne si insacca prima alle spalle di Miguel, trova il palo interno ed invece di insaccarsi in rete, rimbalza proprio sulla testa dello (s)fortunato estremo difensore, neutralizzandolo. PiĆ¹ di cosƬ…

Q come Qualificazione

Giusto ribadire anche in questa Champions del Napoli dalla A alla Z, le peculiaritĆ  del Napoli degli ultimi 20 anni, che si triplicano e rafforzano quando si tratta del formato europeo. In primis, ci si complica sempre la vita: ci si puĆ² qualificare al turno successivo con una vittoria e due turni di anticipo? Eh no, non si vince. E cosƬ ĆØ per differenza reti, gol di scarto, marcature subite ai limiti dell’impossibile, rigori regalati. Per fortuna perĆ², ormai i tifosi sono abituati ed hanno fatto un training specifico per non rimetterci giĆ  da inizio novembre fegato, cuore ed ogni tipo di organo giĆ  compromesso con le ansie da calcio. Nessun dramma, ĆØ ovvio, ma qualche ragionamento ĆØ doveroso farlo. Dodici punti ed eliminazione docet.

R come Ritiro

Altro argomento caldissimo di questo inizio settimana del Napoli ĆØ stato il ritiro indetto dalla societĆ , che ha visto i calciatori azzurri costretti a sopportarsi per un po’ piĆ¹ del dovuto in quel di Castel Volturno. Il presidente De Laurentiis ĆØ stato chiaro: non si tratta di una decisione punitiva, bensƬ di un modo per schermarsi, preservarsi e scaricare insieme le tensioni (LEGGI LE PAROLE DEL PRESIDENTE DE LAURENTIIS). Tutto sotto controllo anche in questo caso, se non fosse per la risposta in conferenza stampa lunedƬ pomeriggio di Carlo Ancelotti, il quale ha completamente ed ufficialmente bocciato l’iniziativa del suo patron (QUI LA RISPOSTA DI ANCELOTTI), ribadendo che non ce ne fosse bisogno. Per un po’ ci abbiamo anche creduto ma visto ciĆ² che ĆØ successo nel post partita del San Paolo, i conti non tornano… Intanto tutti a casa in autogestione e domani ĆØ un altro giorno, senza ritiro per fortuna.

S come Sei partite

Rubrica profetica parte II. Nello scorso lunedƬ del Napoli dalla A alla Z avevamo analizzato il rendimento della difesa, alleggerendo le colpe del duo di centrali Koulibaly-Manolas per quanto poco abbiano giocato insieme, figli di numerosi cambiamenti tra infortuni e defezioni proprio tra gli interpreti del reparto piĆ¹ arretrato. In conferenza stampa, ĆØ proprio Kostas Manolas a ribadire lo stesso concetto, autoconcedendosi del tempo e ribadendo che in realtĆ  con Koulibaly ha giocato insieme solo sei partite, due delle quali senza neanche subite gol (LEGGI L’ANALISI DI MANOLAS). E non dite che non ve l’avevamo giĆ  anticipato…

T come Tutti in silenzio

Arriviamo alle dolenti note in questa Champions del Napoli dalla A alla Z e ricostruiamo un po’ di fatti di ieri sera. Luogo: il ventre del San Paolo. Orario: 23 circa. Lorenzo Insigne parla nel post gara a bordo campo ai microfoni di Sky, poi una sfilata in mixed zone dei colorati giocatori del Salisburgo, ovviamente alquanto sorridenti per non aver firmato la propria condanna a morte. Dell’azzurro del cielo e del mare, nulla, solo un gran silenzio. Dopo circa 30′ si viene a sapere che nessuno parlerĆ , neanche Ancelotti, nĆØ in conferenza, nĆØ alle tv ufficiali (LEGGI QUI I DETTAGLI).Ā  Sembra infatti che nello spogliatoio ci sia stato un acceso scambio di vedute sulla fine del ritiro e via, abbandonando il pullman alla volta di casa. Cosa sia precisamente successo non ĆØ dato saperlo ma indagheremo, ve lo assicuriamo.

U come Un’altra chance

Come sempre, il ritmo della stagione azzurra ĆØ incessante e sabato si torna subito in campo, ancora al San Paolo contro un Genoa disperato e mina vagante nei bassifondi della classifica. Gara piĆ¹ che abbordabile per Milik e compagni ma assolutamente da non sottovalutare: nel mirino giocare da vero Napoli, non subire gol e tornare assolutamente alla vittoria che tra Champions e campionato, manca da quattro gare, troppo per una squadra dalle ambizioni e dalla qualitĆ  di quella azzurra. Avanti tutta, rispetto per tutti e paura di nessuno: questa ĆØ Napoli!

V come Vedremo…Ā 

E’ stato indiscusso protagonista nella gara di andata e nella notte del San Paolo ha siglato il rigore contro lo specialista Meret, che ha regalato il momentaneo vantaggio al suo Salisburgo. Il talentino classe 2000 Erling Braut HĆ„land non ha particolarmente brillato perĆ² all’ombra del Vesuvio e lo svela anche in mixed zone, lasciandosi andare anche a qualche indiscrezione di mercato (LEGGI LA SUA ANALISI). In particolare, la stuzzicante idea Napoli: “Non so, ad oggi mi diverto a giocare nelĀ Salisburgo. Un sogno i tanti gol in Champions? Si, provo a godermi ogni giorno della mia vitaā€. Complimenti comunque a lui ed anche al Salisburgo tutto, continuandolo assolutamente ad attenzionare. Non si sa mai…

Z come Zig-zag

Ultimo ma non ultimo in questa Champions del Napoli dalla A alla Z, un dato positivo. PerchĆØ a volte cambiare puĆ² anche esser positivo. Al 45′ ennesima tragedia medica all’ombra del Vesuvio: Mario Rui ĆØ infatti costretto ad uscire per un acciacco: ad inizio ripresa, al suo posto il giovanissimo Sebastiano Luperto, costretto agli straordinari in un momento molto delicato della contesa. Eppure, l’azzurrino si fa piĆ¹ che valere, sia in fase difensiva che propositiva, sempre ordinato anche se a volte pecca solo un po’ di precisione. Nulla di grave, anzi: un buon voto in pagella, ancor piĆ¹ per la dedizione ed ennesima freccia nell’arco ancelottiano. Un buon nuovo inizio, da appuntare in agenda.

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