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Napoli Juventus – Gattuso contro Sarri: la tattica sarà decisiva

Napoli Juventus

Napoli Juventus questa sera al San Paolo sarà un film già visto?

Il Napoli soccomberà o riuscirà a tener testa agli uomini di Mister Sarri? Sta di fatto che questo match è il simbolo calcistico degli ultimi anni nel calcio nostrano.

Ci sono tutti i presupposti affinchè si possa assistere ad una bella manifestazione al San Paolo (da molti considerato più un teatro che uno stadio, ma questo è un altro discorso).

Vorremmo però entrare nel merito, addentrarci nei meandri della tattica e comprendere le minuzie tecniche che spesso sfuggono nelle discussioni al bar, offrendo  dunque al lettore, alcuni elementi per giudicare ciò che sarà in campo.

Il Napoli ai tempi di Sarri

Cominciano dal Napoli quando c’era Maurizio Sarri:

La squadra era disposta in campo con il 4-3-3 basato sulla corsa, il palleggio, il ritmo indiavolato, il dinamismo dei singoli. Si giocava al calcio, ma prima ancora si occupavano gli spazi per limitare i movimenti degli avversari.

Maurizio Sarri, da buon ex bancario, amante della matematica e conoscitore della geometria, muoveva il suo Napoli tra triangoli e rette che passavano per uno e più punti.

Si continuava a mantenere il pallone nell’area avversaria gestendo il possesso. Il Napoli di Sarri era una macchina da guerra perfetta, imprevedibile, ma soprattutto divertiva il pubblico.

Il Napoli di Ancelotti

Con Ancelotti il Napoli ha cambiato gioco, si è smarrito con il 4-4-2, alla ricerca continua di attori differenti nel corso delle gare. Il tecnico di Reggiolo è stato sempre additato come colui che faceva giocare alcuni calciatori in ruoli non propri.

Il Napoli ha cominciato a a perdere la brillantezza di un tempo e gli uomini che permettevano un certo gioco, in primis Jorginho, sono stati venduti.

La Juventus di Sarri

Nel frattempo Sarri, dopo la parentesi vincente con il Chelsea, è arrivato alla Juventus prendendo il posto di Allegri.

Qui sta faticando non poco ad imporre il proprio gioco: ha dovuto tener conto dei fuoriclasse presenti in squadra, primo fra tutti quel Ronaldo che rende al massimo nel 4-3-3.

Poi ha dovuto, visto l’affaticamento del portoghese non più giovanissimo, migrare verso un più consapevole 4-3-1-2 affiancando la spalla a CR7.

Il Comandante non disdegna una Juventus con il 4-3-1-2 con trequartisti di livello come Betancour, Bernardeschi e Ramsey.

Il Napoli di Gattuso

Il Napoli di contro ha trovato in Gennaro Gattuso il sostituto dell’immenso Carlo Ancelotti (ha fallito a Napoli) che cambiando il modulo in un meno evanescente 4-3-3 sta trasmettendo alla squadra tutta la rabbia in corpo che ringhio aveva quando giocava.

Sono arrivati uomini nel mercato di gennaio che permettono al Napoli di aver finalmente trovato un play dinnanzi alla difesa, Diego Demme e poi Lobotka, quest ultimo appare decisivo nel rompere il gioco avversario.

Come combattere Golia (la Juventus)?

Davide (Gattuso) sa che le fasce sono di un’importanza unica questa sera, laddove Di Lorenzo deve mostrare tutto il suo valore nel fluidificare e Rui deve fare la stessa cosa sulla sinistra.

Dei tre di centrocampo, tranne Demme, almeno uno deve accompagnare Milik e verticalizzare per gli altri in attacco.

La Juventus va attaccata in tutti gli spazi con un pressing assillante e per tutti i 90 minuti.

Non ultimo serve un Insigne internazionale che abbia voglia di sfondare.

Detto quanto, buona partita a tutti, vinca veramente il migliore.

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