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Serie A 2019/2020: i club temono lo stop definitivo alla stagione

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Le società hanno stilato un documento contenente le stime delle perdite economiche in caso di chiusura della Serie A 2019/2020

Nel corso della giornata di venerdì 20 marzo, si è tenuta un’assemblea informale in videoconferenza della Lega Serie A. Il vertice si è tenuto in un clima a dir poco surreale. Tra i club, infatti, pare stia avanzando il timore che la Serie A 2019/2020, sospesa per l’emergenza coronavirus, possa chiudere definitivamente.

Di fronte a questa prospettiva, i vari dirigenti e presidenti avrebbero preferito mettere da parte litigi e discussioni. Il presidente Paolo Dal Pino, del resto, non ha escluso del tutto quest’ipotesi.

A questo punto, i club della Serie A 2019/2020 – come riporta il Corriere dello Sport – avrebbero deciso di fare fronte comune. L’obiettivo, infatti, è quello di provare a limitare i danni economici se davvero il campionato non dovesse più ripartire.

Sono stati messi da parte gli ultimi attriti sulla ripresa degli allenamenti o sull’eventuale ritorno in campo. Al contempo, si è lavorato alla preparazione di una serie di percorsi alternativi per far sì che l’intero sistema non crolli di fronte alle ingenti perdite finanziarie alle quali potrebbe andare incontro.

La situazione, dunque, non è ancora del tutto chiara, e ciò si evince anche dalle ultime dichiarazioni rilasciate da Gabriele Gravina. Il presidente della FIGC, raggiunto da Radio Kiss Kiss, ha ricordato che in questo momento di crisi, il calcio nella lista delle priorità è al terzo-quarto posto.

Ovviamente si farà tutto il possibile per garantire la ripresa della stagione, anche se: “Bisogna avere la certezza di non danneggiarla”. Il pensiero comune è quello di tornare sì in campo, ma non dimenticando mai che l’Italia si trova in una fase di emergenza sanitaria.

Serie A: le perdite finanziarie in caso di stop definitivo della stagione

Nella malaugurata ipotesi che la Serie A 2019/2020 non dovesse riprendere, durante la riunione di Lega del 20 marzo le società calcistiche hanno stilato un documento contenente le previsioni relative alle perdite economiche.

Il testo – che trae spunto da una serie di analisi effettuate da Deloitte – tiene conto anche di eventuali aiuti che dovrebbero essere garantiti dal governo. Toccherà poi alla FIGC – dopo aver raccolto anche le stime di Serie B e C – contattare l’esecutivo per svolgere funzione di mediatrice.

In base ai calcoli effettuati, se il torneo dovesse riprendere, il danno finanziario sarebbe di circa 170 milioni di euro. Invece, se si dovesse dire addio alla Serie A 2019/2020, la cifra salirebbe addirittura a 700 milioni.

Il governo, dopo aver autorizzato la sospensione del versamento del lordo degli stipendi, dovrebbe a questo punto attuare ulteriori provvedimenti. Solo in questo mondo il sistema-calcio italiano eviterebbe il collasso.

I club vorrebbero ottenere una serie di agevolazioni, sgravi fiscali e modifiche di leggi attualmente in vigore. Tra queste ci sarebbe la Melandri che riguarda i diritti televisivi.

Sarebbe fondamentale semplificare la procedura relativa alla costruzione di nuovi stadi. Inoltre si chiederebbe il via libera all’introduzione del semi-professionismo, senza però dimenticare il contratto collettivo dei giocatori.

Infine, ci si potrebbe appellare al Decreto Dignità per mettere da parte il divieto alle pubblicità delle agenzie di scommesse. Insomma, il mondo del calcio trema di fronte allo spettro dello stop in anticipo del campionato.

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