Chiariello: “Sporting-Napoli non si poteva giocare in Italia?”
Secondo il giornalista sarebbe rischioso affrontare la trasferta portoghese visto il numero dei contagi
Il noto giornalista Umberto Chiariello ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo durante la trasmissione ‘Punto Nuovo Sport Show’ con il suo EditoNapoli. Oggetto della discussione è il viaggio a Lisbona del Napoli per l’amichevole contro lo Sporting.
Secondo Chiariello sarebbe stato più opportuno giocare in Italia dove le regole anti-Covid sono ferree e dove c’è un livello di attenzione differente rispetto ad altre nazioni. Di fatto, comunque, l’amichevole è stata annullata per tre casi di positività all’interno del club portoghese. Positività che, come riportato nei giorni scorsi, ha colpito anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che ha scoperto di essere affetto da Covid-19 soltanto dopo aver presenziato all’Assemblea di Lega.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Era necessario andare a Lisbona? In un momento così difficile, andare in terra straniera, dove non ci sono le stesse regole del calcio italiano, era un rischio necessario da correre? Non si poteva fare in Italia? Speriamo solo che Parma sia, ad ora di pranzo, il primo succulento boccone che il Napoli possa ingoiare per una stagione di livello”.
Intanto prosegue il mercato azzurro con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli impegnato su più fronti per fornire al mister Gennaro Gattuso una rosa adatta al suo modo di giocare, sia nelle caratteristiche sia nel numero dei componenti. Ad oggi i partenti dovrebbero essere Arek Milik (ormai prossimo all’accasarsi con la Roma) e Kalidou Koulibaly (a lungo corteggiato dal Manchester City che, però, è stato scavalcato dal PSG).