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Inchiesta patenti facili: Edo De Laurentiis e il recupero dei punti perduti

Edo De Laurentiis vicepresidente Napoli

Nell’ambito dell’inchiesta patenti facili è spuntata un’intercettazione relativa ad una presunta richiesta di recupero punti da parte di De Laurentiis Jr

Si allarga l’inchiesta patenti facili. Fino ad oggi, dalle indagini degli inquirenti erano emersi i nomi di alcuni calciatori del Napoli come Koulibaly, Callejon e Ghoulam per quanto riguarda i documenti nautici. Di recente pare sia spuntato anche Edoardo De Laurentiis.

Bisogna evidenziare che il figlio del presidente del Napoli non risulta tra gli indagati. Inoltre, quasi certamente l’intera vicenda cadrà in prescrizione.

Finora i pubblici ministeri Danilo De Simone e Cristina Curatoli hanno fatto scattare 21 avvisi di chiusura indagini. Questi riguardano vari direttori, esaminatori, gestori di scuole guida, ingegneri ed esponenti di polizia municipale. Sarebbero accusati di corruzione.

I carabinieri di Caserta hanno messo agli atti anche un’intercettazione che vedrebbe coinvolto Edo De Laurentiis. Questa sarebbe utile per dimostrare il coinvolgimento nell’inchiesta patenti facili di Ciro Leva.

La magistratura, infatti, ritiene che sia lui il principale organizzatore di questo presunto giro illecito di rapporti tra clientela e motorizzazione civile.

Edo De Laurentiis preoccupato per aver perso i punti della patente

Gli investigatori ritengono che il vicepresidente del Napoli abbia usufruito del recupero di sei punti della patente. Tutto ciò grazie all’intercessione di una persona che sarebbe stata contattata dal dirigente del club partenopeo.

Inoltre ci sarebbe anche un corso abilitante per il documento che secondo i carabinieri potrebbe essere falso. La prima conversazione sarebbe stata ascoltata dai militari nel dicembre del 2014.

Il figlio di Aurelio De Laurentiis pare fosse reduce da una multa di 700 euro comminatagli a Roma. Il suo timore sarebbe stato quello di perdere punti dalla patente dopo una decurtazione già avvenuta qualche mese prima.

Il vicepresidente del Napoli avrebbe contattato a tal proposito Ciro Leva. Questi gli avrebbe detto di pagare e poi si sarebbe ragionato sul da farsi, quindi gli avrebbe chiesto se i poliziotti lo avevano fermato.

Dopo aver ricevuto una risposta negativa, Leva avrebbe invitato il suo interlocutore a raggiungerlo in autoscuola. Quindi avrebbe detto che, alla fine di tutto, alla guida non c’era lui ma un’altra persona.

De Laurentiis Jr sarebbe apparso un po’ perplesso, ma il conoscente gli avrebbe ribadito che in quell’occasione lui era a Napoli, aveva solo prestato la sua vettura…

In un’altra telefonata, Edo De Laurentiis avrebbe detto a Leva che avrebbero dovuto trovare un’altra soluzione. L’azienda di autonoleggio infatti avrebbe comunicato il suo nome come conducente della macchina.

Si ribadisce che questa conversazione non avrà conseguenze penali per il vicepresidente del Napoli, ma potrà essere utile per fare ulteriore chiarezza sull’inchiesta patenti facili.

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