fbpx

Il super bivio del Napoli fra le mode del presente ed i “fantasmi” del passato

Simeone alternativa di lusso

Ecco perchè, comunque vada, Verona non sarà decisiva per il futuro di Garcia

Verona-Napoli. Mentre alcuni protagonisti del Calcio Italiano sono alle prese con le nuove puntate di “Scommettiamo Che…”, il Napoli cerca di ricompattarsi in vista della gara di sabato contro il Verona. Dall’ultimo match disputato (e perso) con la Fiorentina ad oggi, sembrano essere trascorsi circa quattro anni e mezzo. Non ce ne vogliano gli appassionati della nazionale, ma accade quasi sempre così tra una sosta e l’altra del campionato. Come se non bastasse, a creare ancora più scompiglio nell’ambiente partenopeo, ci si è messo pure l’infortunio occorso ad Osimhen durante Arabia Saudita-Nigeria. Insomma, l’ennesimo “regalo” del destino al solito, fortunello Rudi.

Ad ogni modo, superata l’imbarazzante impasse dei giorni scorsi, il tecnico francese avrà avuto modo di riflettere sui propri errori e sarà sicuramente voglioso di mettere a tacere, almeno per qualche giorno, tutti coloro che lo ritengono il responsabile principale del grigiore che ha attanagliato il Napoli in questo inizio di stagione. Del resto, i fatti ci dicono che il presidente De Laurentiis, dopo le scoppiettanti dichiarazioni rilasciate durante l’evento alla Luiss di Roma, sia stato molto vicino sia a Garcia che alla squadra, presenziando pure a qualche allenamento. Vincere con gli scaligeri, significherebbe ripartire con più autostima in vista delle altre delicatissime sfide che attendono gli azzurri, contro Union Berlino e Milan.

Ma Napoli è Napoli, si sa. E anche se Di Lorenzo e compagni dovessero realizzare un filotto di vittorie stra-meritate, statene certi, Garcia continuerebbe a restare sulla graticola di alcuni. Già, perché parliamo di una delle città più bipolari (calcisticamente) del pianeta Terra. Basti pensare che appena una settimana fa, quando l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina dei campioni d’Italia sembrava oramai cosa fatta, c’era già chi ne contestava l’ingaggio. La Napoli del pallone è così: atavicamente innamorata dei “fantasmi”. In principio, fu quello di Diego. Adesso, regna imperterrito quello di Spalletti, che pure era stato contestato in maniera alquanto vigorosa durante la sua prima stagione in Campania. Anche se in molti sembrano dimenticarsene. Oltre ai fantasmi del passato, però, ci sono pure gli integralisti delle mode.

Quello di Roberto De Zerbi, per esempio, è uno dei nomi più gettonati – e di moda, per l’appunto – dagli avventori dei bar che vanno dal Vomero a Mergellina. E non solo, naturalmente. La “leggenda” del tecnico bresciano e del suo Brighton, infatti, ammalia Partenope quasi quanto quella del Napoli di Vinicio ammaliava i nostri nonni. La buona notizia è che se Garcia dovesse raddrizzare finalmente la rotta, anche il suo carro si affollerebbe di estimatori dell’ultima ora. Sempre meglio che partecipare alle ultime puntate di “Scommettiamo Che”, comunque.