Giuseppe Cardone: intervista ESCLUSIVA a Casa Napoli TV
Intervista ESCLUSIVA all’ex calciatore Giuseppe Cardone
A Casa Napoli TV, trasmissione condotta da Max Viggiani, (RIVEDI LA PUNTATA) è intervenuto l’ex calciatore Giuseppe Cardone. Un passato con la maglia del Milan, arcigno difensore che attualmente ricopre il ruolo di collaboratore tecnico del Venezia. Di seguito viene riportato l’intervento esclusivo in diretta TV.
L’Atalanta gioca bene in Italia ed sta ottenendo ottimi risultati in campionato, manca però l’esperienza internazionale ed i risultati in Champions sono deludenti…
“Credo oramai che l’Atalanta con l’idea di calcio di mister Gasperini è davvero una bella realtà del nostro calcio. Una squadra difficile da affrontare che quando sta bene, sopratutto dal punto di vista fisico, può mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Non esistono nel calcio gare semplici, bisogna giocare al massimo per tutti i novanta minuti. E’ alla prima esperienza in una competizione importante come la Champions, credo comunque che anche il prossimo anno chiuderà tra le prime quattro del campionato”.
Domanda a bruciapelo, meglio Messi o Cristiano Ronaldo?
“Secondo me è più talento Messi. Un giocatore completo, che si è costruito. E’ diventato sicuramente uno dei calciatori più forti. Sarà una leggenda del calcio mondiale, tutti lo ricorderanno quando smetterà”.
Possiamo ufficialmente chiamarti mister?
“A settembre ho sostenuto l’ultimo esame a Coverciano per diventare allenatore. Si tratta del Master UEFA PRO, il top, più di quello che non si può ottenere. Potenzialmente potrei allenare il Manchester, anche se credo che in questo momento sia presto per parlare di queste cose, non sarei all’altezza (afferma ridendo ndr)”.
Sulla Juventus:
“Quando giochi nella Juventus sai benissimo che l’unica aspettativa della società è quella di vincere. Non puoi permetterti come calciatore di andare alla Juve e dire che non ti aspetti che la società punta decisamente al risultato ed alla vittoria finale. I calciatori vanno in queste grandi squadre perchè sono in grado di sopportare le grandi pressioni. A volte la differenza tra un grande calciatore ed un calciatore forte viene fatta proprio da quello: la capacità di stare ad altissimi livelli per molto tempo”
Sul Milan:
“Le stagioni nascono da tante cose ed in tanti modi. La prima cosa che secondo me non bisogna sbagliare è la comunicazione verso l’esterno, deve essere reale, devi essere chiari in relazione ai tuoi programmi. In assoluto non bisogna mai vendere fumo risulta sempre deleterio perchè nel momento in cui hai venduto qualcosa che non hai, quando poi non riesci a dimostrare, la gente si arrabbia. Il Milan in questo momento ha bisogno di tranquillità. Bisogna anche tenere presente alcune complicazioni, ad esempio i rossoneri non ha più lo stesso appeal di una decina di anni fa. Un calciatore, ad esempio, che viene accostato in sede di mercato al Milan ed un’altra società ci pensa prima di accettare mentre prima accettava il Milan ad occhi chiusi. Posso capire i tifosi del Milan che non vincono nulla da anni però bisogna avere pazienza. Ci vuole chiarezza sul percorso che si è intrapreso. Se c’è chiarezza le persone intelligenti sono in grado di capire”.
Secondo per quanto concerne il Napoli esiste un caso Mertens e Callejon (leggi qui) per quanto concerne i rinnovi? Le potenziali del reparto avanzato della squadra partenopea…
“Non credo ci sia nessun tipo di caso nel senso che reputo Mertens e Callejon due professionisti esemplari. Credo che per quello che loro hanno dato a Napoli e la città partenopea ha dato a loro onoreranno fino alla fine la maglia azzurra. E’ chiaro comunque che per un giocatore non è semplice giocare in una situazione di insicurezza. Ritornando invece all’attacco, ad Insigne ed Ancelotti: Per il mister è un discorso di carattere generale che riguarda anche lui, credo che gli allenatori non siano dei pazzi. Gli allenatori conoscono i giocatori, li vedono nel corso della settimana, sanno come stanno fisicamente e mentalmente, quindi, di cosa stiamo a parlare…”
Milik?
“E’ un giocatore che non puoi discutere per le sue qualità. A Napoli ci si ricorda sempre delle cose negative, però è un giocatore che fa reparto da solo. E’ molto forte. Senza problemi fisici poteva sicuramente essere uno degli attaccanti più completi in Europa. Milik comunque si sta ritrovando, credo che con la continuità può ancora dare un contributo importante al Napoli”.
Cosa manca al Napoli per vincere il campionato?
“Credo che in questo momento forse il Napoli non difetti di nulla da punto di vista tecnico e tattico ma manchi l’intensità. Manca rispetto a quella che può essere l’intensità della Juventus. L’Inter, ad esempio, è una squadra meno bella ma ha una intensità impressionante. L’Atalanta anche ha una grandissima intensità. Credo che sia questo il difetto del Napoli. Alla fine, due indizi danno una prova”.