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Due ore in attesa del 118: due ragazzi rimangono intossicati con la pizza di Sorbillo

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Due ragazzi rimangono in attesa del 118 e rimangono intossicati con la pizza di Sorbillo: l’episodio è avvenuto alla Gaiola a Napoli

Due ragazzi rimangono in attesa del 118 e rimangono intossicati con la pizza di Sorbillo: l’episodio è avvenuto alla Gaiola a Napoli.

Come riporta “FanPage” Francesca e Marco, due ragazzi che sono stati male dopo aver pranzato nella pizzeria Gino SorbilloLievito Madre” nei pressi del Mare a via Partenope. Sintomi da intossicazione alimentare, causati probabilmente dalla pizza e dalla frittura. Si sono sentiti male alla Gaiola e lì hanno dovuto attendere quasi due ore in attesa che il 118 riuscisse a raggiungere il posto.

I ragazzi hanno poi continuato a denunciare a FanPage.it la terribile esperienza. Queste le parole dei due malcapitati: Siamo rimasti per quasi due ore stesi a terra, nel corridoio del parco della Gaiola, in preda a vomito e diarrea. Ci sembrava un’eternità. Fin quando non ci hanno finalmente portato in ospedale. È stata una esperienza terribile”.

In totale almeno una decina sarebbe rimasta intossicata. Tutte le persone nella stessa giornata. Ovvero in quella di martedì 7 luglio. Sulla questione sono in corso accertamenti.

Il pizzaiolo, ascoltato da Fanpage.it, che aveva dato spazio anche ai ragazzi, si è detto molto dispiaciuto per l’accaduto. Si è scusato con i clienti che sono stati male. Ed ha assicurato che sono state già avviate le verifiche per capire quale ingrediente possa aver causato i sintomi. E, se nel caso, ci sia stato un errore umano.

Il racconto di Francesca e Marco ricalca quello di Alessandra e Filomena, altre due ragazze che sono state, anche loro, a pranzo nella stessa pizzeria intorno alle 14 di martedì scorso e che a distanza di pochi minuti hanno accusato gli stessi sintomi mentre tornavano a casa.

Le due ragazze sono finite in ospedale per intossicazione alimentare. Anche per questa seconda testimonianza il portale “Fanpage.it” ha potuto visionare i referti medici e le fotografie scattate durante il pranzo.

Francesca racconta:

Abbiamo ordinato una porzione di fritti, quindi crocché, una frittatina e verdure in tempura, poi una pizza margherita e una pizza margherita con salsiccia e due birre industriali in bottiglia. Dopo pranzo abbiamo recuperato l’automobile e siamo andati alla Gaiola a fare il bagno. A circa due ore dal pranzo ho iniziato a sentirmi poco bene. Ho chiesto al Centro Visite di poter usare il bagno. Inizialmente mi hanno detto di no, mi hanno lasciato entrare quando ho spiegato che stavo male. Appena dentro, ho cominciato a vomitare. Non riuscivo a fermarmi, ho continuato per almeno dieci minuti”.

Dopo una ventina di minuti anche Marco comincia a sentirsi male. “Ho iniziato ad avere anche dei crampi fortissimi continua Francesca – ero stesa a terra quasi incosciente, tra vomito e diarrea. La security ha chiamato il 118, ci hanno detto nel frattempo di stenderci a terra sul corridoio. Nessuno ci ha chiesto come stessimo, né ci hanno portato dei fazzoletti, un po’ d’acqua, nulla”. “Ci siamo sentiti abbandonati – aggiunge Marco io cercavo di aiutare Francesca ma stavo male anche io, continuavo a vomitare. Mi tremavano le gambe”.

Finalmente, però, i soccorsi riescono a raggiungere il posto.Il 118 è arrivato dopo molto tempo perché in quel posto si può raggiungere soltanto a piedi. Erano circa le 17, erano passate quasi due ore. I due infermieri, Peppe e Francesca, sono stati veramente degli angeli. Appena ci hanno visto si sono fiondati su di noi, hanno misurato la pressione a Francesca e hanno capito che non c’era tempo da perdere.

L’hanno caricata sulla tavola spinale e Peppe ha chiesto di far arrivare la Guardia Costiera via mare perché non eravamo in grado di fare la salita ma gli è stato risposto che non era possibile per problemi logistici. Addirittura qualcuno ha proposto di caricare Francesca su una canoa e portarla al largo e farla soccorrere lì, una cosa assurda. Alla fine gli infermieri hanno capito che avrebbero dovuto risolvere da soli e ci hanno portati, lei in barella e io trascinato, fino alla strada. Per fortuna una donna che abita nella zona ci ha permesso di usare il suo accesso per far avvicinare l’ambulanza”.

A Francesca è stata fatta subito una iniezione di cortisone e lei ha iniziato a riprendersi. “Al Fatebenefratelli hanno mostrato una professionalità unica – continua Marco – al Pronto Soccorso abbiamo incontrato anche un’altra ragazza che si era sentita male dopo aver mangiato da Sorbillo. Abbiamo sentito un medico che ha chiamato la pizzeria e ha detto al telefono che il 118 aveva raccolto 11 richieste di soccorso da parte di persone che avevano mangiato lì.

Ieri mattina siamo stati contattati dall’Asl, ci hanno chiesto cosa avessimo mangiato, dove, e come stessimo. Ci hanno anche chiesto più volte se avessimo mangiato una torta, ma noi quel dolce non l’abbiamo mai visto, non eravamo parte di una tavolata, eravamo da soli”.

“Se fosse successo a una persona anziana o a un ragazzo di salute cagionevole – si chiede a ragion veduta Marco – e si fosse trovato nelle nostre condizioni, cosa sarebbe successo?”.

Il pizzaiolo Gino Sorbillo, titolare della pizzeria Gino Sorbillo Lievito Madre al Mare, ha parlato ai microfoni di Fanpage.it e si è detto “profondamente dispiaciuto” per l’accaduto e ha assicurato che sono in corso tutte le verifiche per capire cosa sia andato storto.

Queste le sue parole:“Mi dispiace molto, prenderemo i dovuti provvedimenti e ci assumeremo le nostre responsabilità come è giusto che sia non so cosa possa essere successo, forse qualche errore di procedura o un malfunzionamento degli impianti di conservazione e refrigerazione di cui non ci siamo resi conto. Stiamo controllando anche che non ci sia stato un errore umano nella preparazione.

Sono cose che non devono accadere più, sono e siamo vicini a questi ragazzi che hanno vissuto questa brutta avventura”.

 

 

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