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Caso: la scelta di Calzona si è ritrovato un filo logico, seguendo i principi di gioco trasmessi da Spalletti

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mimmo Caso, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Inter e Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Nessuna delle italiane impegnate in Champions è riuscita ad andare avanti, diversamente dalle squadre impegnate in Europa League e Conference. Cosa si aspetta in ottica quinto posto in Champions?
“Per le squadre che hanno partecipato alla Champions, il verdetto è stato chiaro. La concorrenza è alta e non ci si può permettere determinati errori. Gli episodi condizionano le gare e, sfortunatamente, siamo andati fuori. Anzi, direi più per demeriti, visto che c’erano possibilità di qualificarsi. In Europa League e Conference, invece i verdetti sono stati più che positivi. Le italiane in queste competizioni potranno consentire di consolidare il quinto posto in Champions, che determinerà una lotta accesa in campionato”
Crede che il contraccolpo dell’eliminazione possa influire sulla gara dell’Inter contro il Napoli?
“Il Napoli viene da una situazione molto particolare. Un’annata travagliata. Con la scelta di Calzona si è ritrovato un filo logico, seguendo i principi di gioco trasmessi da Spalletti. Ciò detto, il vantaggio dell’Inter sembra essere lo stesso di cui godevano gli azzurri lo scorso anno. Chiaramente, i nerazzurri si leccheranno le ferite per l’occasione sprecata a Madrid. Lo stesso potrebbe dirsi per i partenopei, che a Barcellona hanno avuto diverse opportunità per realizzare il secondo gol. Il contraccolpo, dunque, potrebbe essere pagato sia da una squadra che dall’altra. L’Inter, però, vanta maggiori certezze”
La gestione delle risorse di Simone Inzaghi ritiene sia stata corretta?
“Credo che Inzaghi, fino ad oggi, abbia fatto splendidamente nella gestione dei propri uomini. I risultati, a parte la gara di Madrid in cui soltanto gli episodi hanno condannato i nerazzurri, gli hanno dato ragione. È come accaduto con Lukaku a Istanbul, a certi livelli gli errori si pagano sempre”
Nel Napoli sembra sempre esserci un problema di distanza tra i reparti?
“Il problema del Napoli è che la difesa, fino ad oggi, non è riuscita ad accompagnare il centrocampo. La retroguardia di Spalletti riusciva sempre a giocare molto alta ma, quest’anno, ha pagato metodologie e filosofie di gioco completamente diverse, sia con Garcia che con Mazzarri. Inoltre, lo scorso anno c’era un Kim che riusciva a dare grande sicurezza al reparto. In questa stagione, dunque, la difesa azzurra concede tanto campo senza riuscire a coprirlo. Con Calzona, però, sembra che la squadra stia tornando ad un approccio con cui ha sicuramente maggiore confidenza”
Cosa pensa dell’arrivo di Tudor, che predilige una difesa a tre, dopo diverse stagioni in cui è stato Sarri a guidare la squadra biancoceleste?
“Intanto sappiamo che Sarri è un cultore di calcio. Il tecnico toscano mette in pratica una filosofia di gioco ben definita. Quel che è successo, però, ha sorpreso. Ha sempre elogiato la piazza biancoceleste, affermando di voler finire la carriera a Roma. Devono esserci state delle incomprensioni. Credo, infatti, che potrebbe esserci stato del malcontento sul mercato. Sarri ha ragione nel lamentarsi su questo. Ha chiesto A e gli è arrivato sempre B o C. Quando non puoi mettere in pratica certe idee e concetti, diventa difficile allontanarsi dalla propria indole. Non si può non sostituire un calciatore come Milinjovic-Savic”