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Il Campionato del Napoli dalla A alla Z – La Coppa Italia è azzurra sotto il cielo di Roma tra mille emozioni e qualche lacrima d’addio

campionato del Napoli dalla A alla Z

Il Campionato del Napoli dalla A alla Z ci regala una notte che difficilmente dimenticheremo. Diciamocelo, abbiamo fatto fatica ad addormentarci perchè l’adrenalina era troppa: finalmente la Coppa Italia è azzurra!

La squadra di Gattuso si aggiudica in un Olimpico spettrale l’ambito trofeo ai calci di rigore, sfruttando al meglio gli errori di una Juventus che esce a testa bassa dal rettangolo verde di gioco. Ma le emozioni della notte capitolina sono state davvero immense: il rinnovo di Mertens, il discorso di Gattuso, le lacrime di Callejon. Tutti i dettagli in questo nuovo appuntamento del Campionato del Napoli dalla A alla Z!

A come Abbracci

E’ finalissima vera all’Olimpico eppure regna sin dall’inizio del match un insolito volemose bene. Non solo per le dichiarazioni più che amicali di Giuntoli nei confronti dell’ex Sarri (LEGGI LE PAROLE) ma in particolar modo per la serie di abbracci elargita. Gattuso stritola bonariamente il collega bianconero prima del via alle ostilità, poi abbraccia a fine match anche Dybala. Persino Ciro Mertens va a salutare affettuosamente Higuain in mascherina logata ed alquanto distaccato. Ovviamente, solo dopo aver alzato al cielo la Coppa. Perdonatissimo. 

B come Bentornato

Era l’incognita della serata ma al contempo anche l’unica certezza alla viglia. Con Ospina squalificato era ovvio che la maglia da titolare tra i pali toccasse ad Alex Meret, indiscusso eroe della serata non solo al momento dei calci di rigore ma per una gestione della gara e della difesa davvero impeccabile. Costantemente concentrato ma mai troppo in tensione, si è beccato anche un “bravo” da Manolas in panchina dopo essersi opposto persino a Sir Cr7, ha guidato i compagni dando la carica nei momenti salienti. Bentornato!

C come CoppaCocaCola

Il mio nome è CocaCola, CoppaItaliaCocaCola. Eh no, non è un nuovo film di 007 versione trash bensì una delle frasi che più abbiamo sentito ripetere durante la serata di ieri. Un nome che è tutto un programma, che ci fa tornare alla mente il bellissimo trofeo Birra Moretti estivo, unico momento nel quale il Napoli di quegli anni poteva affrontare delle big dal calibro indiscusso. Un po’ alcolisti anonimi ed un po’ Coppa del Nonno, fatto sta nel cielo di Roma vestita d’azzurro sta davvero benone. Cin cin!

D come Demotivato

Cari amici del Campionato del Napoli dalla A alla Z, concediamoci un attimo per riflettere su Lozano e torniamo indietro per capire cosa sia successo. E’ notizia di solo qualche giorno fa che Gattuso abbia allontanato dall’allenamento pre finalissima il messicano perchè svogliato e demotivato (LEGGI LA NOTIZIA). Eh no Hirving, così proprio non va bene, ti abbiamo pagato un botto ed almeno un sorrisino a Castel Volturno ce lo devi fare. Chiarimento con Ringhio (LEGGI LE ULTIME) ed amici come prima. Forse. 

E come Emozioni

Possiamo dirlo e lo ripeteremo spesso in questo Campionato del Napoli dalla A alla Z: ieri è stata davvero una giornata lunga, intensa e ricchissima di emozioni, di quelle stupende e che ti strappano una lacrima sincera. Tutto è iniziato alle 15.30 circa, quando è giunta la notizia del rinnovo di Mertens fino al 2022, celebrato con un video stupendo pubblicato sui social del club partenopeo e del belga (GUARDA LE IMMAGINI). Una vera e propria dichiarazione d’amore per l’azzurro, per i tifosi e per una città che ormai è la sua seconda casa. Napoli ti ama, Ciro e noi con lui per una storia d’amore pronta a durare ancora tanto, tanto a lungo. Leggenda. 

F come Fake

Mamma mia, amici del Campionato del Napoli dalla A alla Z, ce la siamo vista proprio brutta. E non parlo dell’inno dimenticato da Sergio Sylvestre (LEGGI LA NOTIZIA), bensì per la coreografia perenne ed assolutamente fake che la tv nazionale ha deciso di regalarci, strappandoci in un colpo solo gioia di vivere ed una serie infinita di diottrie. Gli occhi che ballano insieme ai fantomatici lustrini rossi che girano, vorticosi, in una tribuna in realtà vuota. Visita oculistica già prenotata, trash. 

G come Grazie

Nel momento di maggiore gioia per un’intera città ed una bellissima tifoseria era lì, immobile, seduto sul manto erboso dell’Olimpico a piangere a dirotto. Chissà se nella mente gli sono tornate le immagini di questi sette anni in azzurro, fatti di tanti, troppi ricordi. I gol, gli assist, i sorrisi, gli amici di sempre, le vittorie, le incertezze, le paure ed anche qualche delusione come la consapevolezza di non far più parte ormai da tempo di quella famiglia (LEGGI LA NOTIZIA). Eppure Callejon era lì, a battagliare come tutti, a sacrificarsi anche in difesa ma pure a centrocampo, tanto sa fare tutto, tanto è il solito motorino tutto cuore e polmoni. Poi ci pensano loro, i compagni di sempre a fargli godere la festa: una pacca sulla spalla, un sorriso ed è tutto per un po’ accantonato. Noi però ci anticipiamo comunque vada: grazie Josè, grazie davvero.

H come Huddle

E’ stato forse il momento più bello della notte di Coppa Italia, de minuti che ci hanno regalato seppur a distanza delle emozioni vere, che vanno molto al di là del calcio. Prima di far partire la festa, il Napoli si è ritrovato tutto a centrocampo, dove ha parlato prima il presidente De Laurentiis e poi Gattuso. “Abbiamo giocato con carattere, con passione, con chi ha le lacrime e piange perchè in scadenza” le parole carpite e rubate dalla telecamere (LEGGI LA NOTIZIA). E chissà se Ringhio non abbia chiesto al suo capo proprio il rinnovo di Callejon, al commovente passo d’addio in una delle notti più belle di questo assurdo anno. Famiglia. 

I come Insieme

Una vittoria del gruppo, una vittoria di insieme. E’ questo il concetto che vuole esprimere anche Dries Mertens nel post gara, ancora visibilmente emozionato ma che non dimentica di ringraziare davvero tutti i protagonisti di quest’impresa, ogni tassello di un club speciale, dove ogni gara disputata è una magia (LEGGI LE SUE PAROLE).  Gli fa eco anche uno straordinario Gattuso, che merita più di tutti questa grande soddisfazione ma che ancora una volta vuole ringraziare in primis la vita, il calcio ed i suoi uomini (LEGGI LE DICHIARAZIONI). Sarà stata una notte proprio difficile da archiviare per tutti, ne siamo certi.

L come L’asticella

Nella famosa huddle azzurrissima prima della premiazione, c’era anche il presidente De Laurentiis. Eh sì, amici del campionato del Napoli dalla A alla Z, ad un certo punto mentre volava lanciato a mmò di missile dai suoi calciatori sotto il cielo di Roma, ho temuto per il peggio, in particolar modo se l’addetto a prenderlo al volo sarebbe dovuto essere Callejon con il dente avvelenato. Scherzi a parte, il patron non perde tempo per alzare l’asticella: “Aspettiamo quanto prima di soffiare alla Juve anche lo scudetto ma adesso c’è la Champions da giocare” (GUARDA IL VIDEO). Volpone.  

M come M al quadrato

Il rinnovo di Mertens era già nell’aria in settimana, durante la quale un’altra notizia ha fatto il giro del web raccogliendo consensi e complimenti: quella del record assoluto di reti in maglia azzurra. E chi si è scomodato se non il precedente detentore dello stesso, un certo Diego Armando Maradona? Eh sì, proprio il Pibe ha voluto celebrare il bellissimo percorso del 14 belga con un video ed una maglia speciale, con l’augurio di siglare ancora tanti altri gol, fare la storia del Napoli e regalare prima o poi anche lo scudetto (GUARDA LE IMMAGINI). Brividi. 

N come Nun cià poss fa

No, i calci di rigore no. No, neanche la parata di Buffon, l’ennesima, all’ultimo respiro. Non reggo, non ce la faccio. Non si può decidere la vincitrice di una Coppa così importante con la lotteria dagli 11 metri. Non guardo, no vabbè una sbirciata la dò. Aspetta, tolgo il volume perchè tra statistiche e previsioni, secciano…e siamo scaramantici. Inizia Dybala…e sbaglierà, tuona mio padre. Seh, vabbè e quando capit… resto allibita. Forse è il caso di prendere una camomilla o di dar maggiormente ascolto al mio papà, no vabbè non mi muovo, anzi, che nessuno si muova! Persino la penna deve restare lì dov’è. Insigne…Politano…Maksimovic…impeccabili. Manca Milik…3,2,1…GOL! Abbiamo vinto ragazzi, abbiamo vinto!

O come Orgoglioso

Abbiamo già parlato ad inizio Campionato del Napoli dalla A alla Z dell’immensa concentrazione e maturità di Alex Meret e ribadiamolo, non era cosa nè facile nè scontata. Hanno cercato di metterlo davvero in difficoltà più volte anche nelle domande post gara eppure l’estremo difensore non è caduto nei tranelli palesando sempre grande diplomazia, attaccamento alla maglia ed alla squadra. “Sono orgoglioso di questo gruppo e di aver vinto contro uno dei miei idoli di sempre, Buffon. Sto vivendo delle emozioni straordinarie che saranno per sempre indimenticabili” (LEGGI LE SUE PAROLE). Goditela a pieno questa notte Alex, è anche e soprattutto tua.

P come Piedi

Eh sì, è il momento del Campionato del Napoli dalla A alla Z dedicato a Meret, poi prometto che lo lascio definitivamente stare…forse, tra un po’. In settimana alcuni tifosi ed addetti ai lavori hanno storto il naso per la squalifica di Ospina e Gattuso quasi “costretto” a schierare il forte classe 1997, quasi come se fosse un brocco che non contemplasse l’uso dei piedi nei suoi fondamentali tecnici. Memoria corta. Per smentire queste reticenze, in settimana si è allenato ancora di più e nei primi minuti del match contro la Juve ha voluto dimostrare i suoi miglioramenti chiamato costantemente in causa da una serie di retropassaggi alquanto inutili ed al cardiopalma effettuati dalla retroguardia azzurra. Ottimo voto in pagella ma infarto assicurato, eh.

Q come Quasi Amici

Ma che tenero De Laurentiis, ultimamente a caccia di best friends. Siccome Vincenzino (De Luca ndr) ultimamente è un distratto dalla politica e troppo impegnato, ha ben pensato di stringere i rapporti anche con Andrea Agnelli, giusto per fare rete anche un po’ al NordE (LEGGI LA NOTIZIA). Sorrisi mascherinati sugli spalti dell’Olimpico, qualche discorsetto pre gara ed anche qualche rito scaramantico che non manca mai. La premiazione però si fa insieme, non conta chi sarà a prendere la medaglia d’oro e chi quella d’argento. Ogni promessa è debito e via, a smaltire sportivamente fianco a fianco la fila dei vincitori. Che stile. 

R come Respinta

Quanto ci hai fatto intossicare, Gigi Buffon. Per fortuna che poi ti sei “riscattato” ai calci di rigore ma ci hai fatto vivere 10 e più minuti davvero neri. Eh sì, pensavamo proprio di avere la vittoria in tasca al cardiopalma ed invece ci hai pensato tu, come spesso capita, perchè non per niente sei tra i migliori al Mondo tra i pali. Prima Maksimovic, poi Elmas, ancora Politano: niente, non si passa. Ma gli 11 metri non saranno così clementi e via di fruttini. Karma. 

S come Sincope

Non mi fate agitare Kostas Manolas. Eh sì, anche quando è in panchina fa la differenza ed emerge tutto il suo carattere e proprio non ne potevamo non parlare in questo specialissimo appuntamento del Campionato del Napoli dalla A alla Z. Tutto succede al 38′ quando Dybala pennella un passaggio filtrante per il solito CR7 che completamente solo davanti a Meret si trova chiusa la traiettoria. Santo subito. Il difensore greco salta dalla panchina di ritorno dall’infortunio e via verso nuove grida: “Bravo Alex” si ascolta in mondovisione ed applausi per tutti.

T come Tweet

“Come si fa a non amare Napoli ed il Napoli” ha recitato nel suo video per il rinnovo ieri Dries Mertens e da 34 anni ormai me lo chiedo anche io quasi tutti i giorni. Credo sia per invidia, non c’è altra spiegazione perchè gli attestati di affetto, stima ed amore nei confronti del team azzurro nelle ultime 24 ore sono stati davvero eccezionali ed emozionanti. Dagli ex Milan fino a Tonelli, Reina, il Pampa Sosa (LEGGI LE SUE PAROLE), procuratori, addetti ai lavori e tifosi: tutti, davvero tutti si sono complimentati con un Napoli che ha saputo emozionare e con un gruppo che ha fatto sognare l’Italia intera. E speriamo, anche amare la nostra splendida città. 

U come Urla

Fastidiosi come l’ananas sulla pizza ed ancor più della grafica fasulla degli spalti dell’Olimpico, ecco le grida che hanno accompagnato soavemente tutta la visione di Napoli-Juventus. Sarri e Buffon hanno fatto costantemente a gara a chi elargisse più decibel insieme ovviamente alle indicazioni ed anche alle ramanzine ben colorite di mister Gattuso. Ma il premio urlo dell’anno l’ha vinto Lorenzo Insigne che richiama all’ordine un ritardatario Malcuit per alzare la Coppa al Cielo. Unici!

V come Voleva tenermi

Spazio nel finale del Campionato del Napoli dalla A alla Z anche ad un po’ di polemica che c’è stata alla vigilia del big match di Coppa e sempre ci sarà quando si parla degli azzurri e dei bianconeri a confronto, ancor più con un trofeo in palio. Protagonista del consueto botta e risposta è ovviamente Maurizio Sarri che anche nel ventre dell’Olimpico non perde occasioni di lanciare qualche frecciatina al suo ex club (LEGGI LE SUE PAROLE). Tranquillo Maurizio, tutto passa: la Juve è già abituata a perdere le finali, nessun danno. Si scherza, eh.

Z come Zitti

Ahimè siamo arrivati alla fine di questo appuntamento speciale del Campionato del Napoli dalla A alla Z e Politano mi perdonerà se gli rubo la sua esultanza. Zitti, zitti tutti, a coloro che non hanno mai creduto nella fiducia che De Laurentiis ha riposto in Gattuso e nella scelta di Ringhio di sposare il progetto Napoli. Zitti a coloro che credevano che gli azzurri non avrebbero mai potuto battere la Juve, perchè provinciali ed allo sbando. Zitti a coloro che quando la perdono la considerano una “coppetta” ma quando la vincono diventa un famelico trofeo. Zitti a coloro che non hanno mai creduto nella rinascita di un gruppo straordinario, con un tecnico unico. Grazie Napoli, grazie per averci fatto vivere una notte indimenticabile in un anno davvero assurdo, grazie per averci fatto tornare il sorriso dopo mesi difficili e tragici, grazie perchè non ti lasceremo mai ma oggi è ancor più bello avere il cuore azzurro.

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